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Anello Laghi di Porcile, Passo di Tartano, Cima e Passo di Lemma dalla Baita del Camoscio il 3 ottobre 2018 I Passi di Lemma e Tartano, raggiunti dalle mulattiere militari durante la Prima Guerra 1915-'18 e ancora dotati dei resti delle trincee allora costruite, delimitano su due lati la facile Cima di Lemma, panoramica montagna tra l'ancora intatta Val Tartano ed i più antropizzati territori dell'Alta Valle Brembana. I pittoreschi Laghi di Porcile, limpidissimi e solitari specchi d'acqua, colorano di blu la testata della valtellinese Val Lunga . Una piacevole panoramica escursione a scavalco tra Val Brembana e Valle Lung, ad anello, partendo da a San Simone, oppure, facendo fare un piccolo sforzo in più alla macchina, dalla Baita del Camoscio. PERCORSO ad anello Mercoledì 3 ott. 2018, bellissima giornata, lievemente a tratti ventosa, salendo in auto da Valleve-Cambrembo-San Simone in Alta Valle Brembana nei pressi di Foppolo, raggiungo la Baita del Camoscio (1750 m). Parcheggiata l’auto mi incammino sul sent. 116 per breve tratto, fino ad entrare nel sent. 101 e salire fin poco sotto il Passo di Tartano (2108 m), dove, prendendo un visibile sentiero di raccordo a dx, raggiungo il sent. 201 alla bocchetta rivolta verso i Laghi di Porcile e il Cadelle-Valegino. L’intenzione è di salire sul Monte Valegino, soprastante il Lago Grande di Porcile, salendo dal versante nord-ovest, , ma la neve ottobrina ancora presente sulla ripida erbosa cresta di salita mi induce a rinunciare per evitare il rischio di possibili scivolate. Trovo al volo la validissima alternativa di fare per la prima volta l’anello dei Laghi di Porcile, raggiungere dalla Valle Lunga il Passo di Tartano, salire in Cima Lemma, scendere al Passo di Lemma per rientrare alla Baita del Camoscio. Detto fatto ! Seguendo il 201 raggiungo in territorio valtellinese dell’alta Valle Lunga , pestando alcuni cm. della prima neve ottobrina in scioglimento, il Lago di Sopra (2095 m) , nelle cui acque cristalline si specchiano Cima Cadelle e Monte Valegino. Risalgo sul sent. 201 la riva esposta al sole fino a raggiungere la baita soprastante per poi scendere e, imboccando il sent. GVO 112, abbassarmi al sottostante Lago Grande (2030 m) che ammiro da vicino per la prima volta. Proseguendo sul sent. GVO 112, scendo, passando da una baita, al vicino Lago Piccolo (1986 m) , lago piccolo di nome e di fatto, pittoresco, per buona parte invaso e ricoperto da piante acquatiche. Seguendo poi le indicazioni, proseguo sul GVO 112 in traverso in direzione Passo di Tartano, che raggiungo stavolta da nord, dalla Valle Lunga, pestando nell’ultimo tratto in ombra, la neve. Al Passo, bella sorpresa, incontro il bel gruppone di ben 46 amici del CAI-Ponte S. Pietro intenti al pranzetto al sacco in allegra compagnia. Mi unisco a loro per il pranzetto al sacco, foto di gruppo e un bel po’ di relax. Poi gli amici scendono sul 101 alla Baita del Camoscio, mentre io dal Passo di Tartano (2108 m) salgo alla Cima di Lemma (2369 m), dove sosto un momento per foto approfittando della bellissima giornata leggermente ventosa e con ottima visibilità. Dalla Cima, percorrendo la lunga cresta, scendo al Passo di Lemma (2137 m), godendo dei bellissimi panorami verso i Laghi di Porcile, il Valegino e Cima Cadelle e le Orobie centrali da un lato, verso il Pizzo Scala, le Alpi Retiche e le Orobie Occ. dall’altro lato. Raggiunto il Passo di Lemma (2137 m) mentre il sole si abbassa all’orizzonte, seguendo il sent. CAI 116 discendente a larghi tornanti verso il sottostante sentiero 101, chiudo l’anello e rientro al punto di partenza, alla Baita del Camoscio, mentre le ombre del tramonto si allungano sulle montagne circostanti. |
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