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CIMA GREM (2049 m) ammantata di neve e spazzata dal vento ad anello dal Colle di Zambla (Santella) il 30 gennaio 202 Il Grem, posto tra l'Alta Valle Serina e la Val del Riso, domina, sul versante sud-ovest, l'abitato di Zambla e la conca di Oltre il Colle. E' una montagna che si caratterizza per le lunga cresta sud che termina sui pascoli erbosi delle baite (Alta e di Mezzo), dove sono ancora ben visibili gli scavi e gli scarichi delle miniere di calamina d'un tempo. Bella escursione, sia estiva che invernale (soprattutto per chi pratica sci-alpinismo), che si svolge su un tempo di percorrenza medio andata/ritorno di circa 5/6 ore, su un dislivello di 800 m., facendo il periplo di Cima Grem, con salita e discesa a scelta dell'escursionista. Chi preferisce salire e scendere seguendo il sentiero 223, non passando per la cresta, chi invece sale dalla variante di cresta per scendere dal 223, oppure sale dal 223 e scende dalla variante di cresta. La variante di cresta, molto panoramica, richiede più impegno ed attenzione, presentando tratti ripidi ed esposti (poco indicata per chi soffre di vertigini). NB: data la mancanza d'acqua sul percorso, è indispensabile portare con sè provvista d'acqua! PERCORSO: Colle di Zambla (Santella) (1251 m) > Sent. 223 > Baita Alta (1631 m.) > Sent. variante in cresta -anticima (2001 m.) > Cima Grem (2049 m.) = 3 h > Bocchetta di Grem (1976 m) > Sent. 223-263 – Bivacco Mistri (1992 m) > Baita Alta di Grem > Sent. 223 – Santella-Colle di Zambla = totale 5,30 h 30 gennaio 2023, annunciata bella giornata invernale fredda ma soleggiata con raffiche di vento in quota dal pomeriggio. Con mio figlio Raffaele, che sale per la prima volta in Grem, salgo per l’ennesima volta volentieri in Cima Grem ben innevata. Raggiunta in auto Zambla Alta, dal Passo di Zambla passiamo al bivio alla Santella (Cappella della Madonna di Caravaggio). Qui, seguendo l'indicazione C.A.I. 'Cima di Grem', percorrendo in auto la stradina sterrata, raggiungiamo uno slargo, dove parcheggiamo l’auto. A piedi, per evitare il ghiaccio sulla discesa della stradetta, saliamo nel prato accanto e scendiamo poi a raggiungere l’inizio del sentiero 223 per Cima Grem. Il primo tratto, in facile salita, si snoda in un valloncello, tra boschi di latifoglie con alti faggi secolari; la vista dà sul versante nord dell'Alben e sulla sottostante Val del Riso con l'abitato di Cantoni d'Oneta in primo piano. Splende il sole e la temperatura non è tanto fredda, ma sul sentiero dobbiamo fare attenzione a tratti ghiacciati. Dopo un'ora circa di cammino su bel sentiero in decisa salita anche a tornanti il bosco si dirada per lasciare man mano spazio agli estesi pascoli della vicina, ma che non raggiungiamo, Baita di Mezzo (1447 m) dove la vista si allarga ad est sulla Valle Seriana. Ben visibili i resti delle antiche miniere di calamina: scavi, imbocchi di gallerie, scarichi di materiale estratto, ricoveri per i minatori. Sul declivio erboso ci sono alcune grandi pozze, abbeveratoio per le mandrie all'alpeggio nei mesi estivi. In breve tempo raggiungiamo la Baita Alta (1631 m), dove , lasciando il sentiero 223 che prosegue a destra per il Bivacco Mistri, scegliamo di deviare sulla variante di sinistra per raggiungere la vetta percorrendo il ripido , specie nel primo tratto, impegnativo sentiero di cresta. Dalla Baita cominciamo a pestare neve, che, man mano saliamo, aumenta di spessore. Dalla Baita Alta, raggiunta la cresta panoramica sulla conca di Oltre il Colle, ne risaliamo un buon tratto in ripida e faticosa salita pestando neve semighiacciata, fino a raggiungere l'anticima a quota 2001. Da qui in poi calziamo i ramponi. Procediamo con la dovuta attenzione. Davanti a noi appare la cresta affilata di Cima Grem molto ben innevata con buona traccia di escursionisti passati prima di noi, oltre si staglia la maestosa mole del Pizzo Arera. Saliamo godendoci lo spettacolo delle cime innevate circostanti, baciate dal sole.. Percorsa con attenzione l'affilata cresta, raggiungiamo CIMA GREM (2049 m) sulla quale si staglia la solida croce di ferro alta circa 3 mt., posta nell'agosto 1962 in memoria di Don Severino Tiraboschi di Gorno. Ci godiamo lo spettacolo del panorama di vetta verso le cime vicine a nord e est del Pizzo Arera., del Golla, del Matto di Golla, del Pulpito. Ci tratteniamo in vetta per un veloce pranzetto al sacco perché il vento preannunciato comincia a soffiare freddo e con forti raffiche che ci invitano ad abbassarci presto. Scattate numerose fotografie, scendiamo con grande attenzione, spazzati da forti raffiche di vento freddo, proprio sul tratto più ripido e con neve ghiacciata, ,alla Bocchetta di Grem (1976 m) dove, cessato per nostra fortuna il vento, rientriamo sul sentiero 223, unificato col sentiero 263, che discendiamo, tracciato sulla neve, fino al Bivacco Mistri (1992 m).. Bellissima la discesa con spettacolare vista sul vallone e sulle cime di Golla, del Matto di Golla, del Pulpito , ammantate di abbondante neve . Dopo breve sosta al Bivacco Mistri, seguendo il sentiero 223, ci abbassiamo ai pascoli della Baita Alta, dove, chiuso il bell’anello di Cima Grem, sostiamo per togliere ramponi e ghette che non servono più. Scendiamo infine al Colle di Zambla, rifacendo in senso inverso il percorso di salita sul sentiero 223, contenti della bella escursione che ci ha offerto, panorami spettacolari soprattutto in cresta per Cima Grem e nel percorso di discesa, ammantato di neve, da Cima Grem alla Bocchetta di Grem e al Bivacco Mistri. Raffaele contento per aver goduto per la prima volta Cima Grem e ammantato di neve! |
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