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Il Monte Sodadura è particolamente attraente quando d’inverno innevato domina con il suo splendente bianco profilo a piramide triangolare i Piani d’Artavaggio.
Percorso per Escursionisti Esperti in ambiente innevato con 2.30 ore per la salita, due ore per la discesa. Appoggi ai Rifugi Cazzaniga e Nicola.
Necessario avere con sé per ogni possibile situazione ciaspole, ramponi (che potrebbero non servire come nel nostro caso) oltre a scarponi invernali e ghette. Bonetto di Taleggio (1100 m) > Piani d’Artavaggio (1650 m) > Sodadura (2010 m), salita sa cresta SW, discesa dalla NE > Rif. Cazzaniga (1889 m) > Rif. Nicola (1880 m) > Bonetto Siamo in 6: Rossella, Alessio, Massimo, Paolo, Fausto, Piero. La giornata è splendida. Parcheggiata l’auto in località Bonetto (1100 m) di Taleggio, proseguiamo sulla sterrata per i Piani d’Artavaggio con neve solo dai 1400 m, accorciando il percorso attraverso scorciatoie su alcuni tratti di sentiero. Ai Piani d’Artavaggio (1650 m), raggiunti in un’ora e mezza, superato l’ex Albergo Sciatori e la vicina chiesetta, prendiamo a destra la traccia battuta nella neve che affronta la salita della cresta sud-ovest del Sodadura, ben osservata in lungo e in largo mentre salivamo. Inizialmente con poca pendenza, man mano saliamo la cresta diviene ripida fino a raggiungere un gradino roccioso, che superiamo con attenzione sull’erto lato destro su sicura traccia nella neve ben gradinata dagli escursionisti passati prima. Lungo tutto il percorso di salita, come in discesa non calziamo né ciaspole, né ramponi…non servono, gli scarponi fanno buona presa sulla neve dura e leggermente rammollita in superficie dal caldo sole. La vetta (2010 m) è affollata da escursionisti saliti anche dalla facile battuta cresta nord-est che noi faremo in discesa. Emerge dalla neve solo la parte alta della croce, mentre la bella Madonnina rimane sommersa sotto la neve. Lo spettacolo è magnifico verso il Resegone, le Grigne, il gruppo dei Campelli, dei Tre Signori, del Baciamorti-Aralalta e i sottostanti Piani d’Artavaggio con i Riufugi Cazzaniga e Nicola. Scendiamo dalla pur affilata cresta nord-est seguendo la traccia ben ‘scavata’ nelle neve. Si rivelano utili d’ora in poi le ghette in quanto la neve comincia a rammollirsi. Per esigenze di rientro a casa per tempo, rinunciamo alla possibile salita a Cima Piazzo, alla quale invece, in alternativa al Sodadura, è salito Fausto che incontriamo mente raggiungiamo il Rif. Cazzaniga (1889 m). Qui sosta per il pranzetto al sacco gustandoci un gustoso vino Dolcetto offerto da Paolo. Dopo altra breve sosta al vicino Rif. Nicola (1880 m) per un buon caffè e &, ci abbassiamo ai Piani d’Artavaggio, da dove proseguiamo sulla sterrata che ci riporta al parcheggio di Bonetto. |
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