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PIZZO DEL DIAVOLO DI TENDA (2916 m) il 4 settembre 2016

Il Pizzo del Diavolo, denominato ‘Il Cervino della bergamasca’ per l’eleganza delle sue forme , è una delle montagne più famose e rappresentative delle Alpi Orobie. Per questo l’ho assunta a montagna simbolo delle Orobie, rappresentando il suo elegante ed inconfondibile profilo nel logo di PieroWeb ( http://www.pieroweb.com/banner/bannerpieroweb/logomontagne1000.jpg ) L’ho ‘conquistato’, realizzando un sogno, nella mia prima salita nel settembre del 2011,
(https://www.facebook.com/media/set/?set=a.2347013521436.2141801.1433006841&type=1&l=88b2fc3601), l’ho risalito il 1 agosto 2013 con la mia ex-alunna amica alpinista Rosita Ripamonti, comparsa sulla copertina del mio libro ‘I più bei sentieri della Lombardia Centrale’ (di Piero Gritti e Sergio Papucci, Ed. Blu. Torino , 2014) http://www.pieroweb.com/fotobrembane/diavolo/pizzo-diavolo-di-tenda.htm.

Gli amici Prisca, Susi e Paolo, saliti con me per la prima volta al Diavolo di Malgina, esprimono il desiderio di salire in tempi brevi anche il Diavolo di Tenda, che non hanno mai salito. Detto fatto,accetto e l’occasione buona si presenta il 4 settembre 2016 e per me “...non c’è il due senza il tre!” Per me un gran bel ritorno, anche se mi richiede un buon impegno. Beh, io posso fare un po’ da ‘guida’, indicando i sentieri da percorrere e,loro , esperti anche in facile arrampicata, mi possono dare una mano nel tratto di salita finale, considerata AF (Alpinismo Facile), a salirla nel miglior modo possibile. Detto fatto. La mattina del 4 settembre 2016, saliti da Carona alla diga di Fregabolgia in jeep navetta (per poter fare la lunga escursione in una sola giornata), raggiunto il Rif. Calvi (2015 m), imbocchiamo il sentiero 225 (in direzione del Rif. Brunone), e scesi al sottostante Lago Rotondo, che contorniamo sulla sponda Ovest, proseguiamo fino a portarci nella Val Camisana. Percorrendo il sentiero, prima in leggera discesa, poi in moderata , attraversiamo il giovane Fiume Brembo, passando sul versante opposto della valle che risaliamo seguendo il percorso del Brembo che scende scrosciante dall’alto in pittoresche rapide e cascatelle. Dopo un nuovo attraversamento del torrente prima di arrivare al Laghetto del Passo di Valsecca (2300 m), sottostante al Pizzo Poris, giungiamo in un vasto pianoro , dominato a oriente dalle pareti rocciose del Monte Grabiasca, del Poris e del Diavolino, dove tra rivoli e minuscoli meandri prende corpo il Brembo, che ha le sue prime sorgenti proprio sulle alte pendici meridionali del Diavolo di Tenda. Attraversato il pianoro, lasciato il sentiero 225, seguiamo ora le indicazioni per la bocchetta di Podavit e il Pizzo del Diavolo (triangoli rossi su sfondo bianco) lungo un sentiero abbastanza evidente. L’ambiente , in cui affiorano rocce suggestive è spettacolare ! Sopra di noi si staglia maestoso il gruppo del Diavolo di Tenda, ricoperto a tratti in quota, da nuvole, col sottostante piccolo glacio-nevaio Diavolo di Tenda ovest, la cresta Baroni a dx e la cresta N-O a sx. Raggiunta la Bocchetta di Podavit (2624 m), dove siamo osservati dagli stambecchi, risaliamo con attenzione il lungo crestone roccioso (ben 300 m di dislivello), seguendo i numerosi bolli triangolari. Non siamo soli, salgono e scendono altri escursionisti alcuni dei quali mi riconoscono e ci scambiano , in equilibrio sulle rocce di salita, i saluti. Con Susi in testa che sceglie per noi il percorso bollato meno difficile, Paolo e Prisca in mezzo e il Piero in coda, intento ai suoi scatti fotografici, risaliamo il percorso di facile arrampicata prima su placchetta rocciosa e poi su rocce rotte , aiutandoci per quasi tutta l’impegnativa salita con le mani (alcuni passaggi di 1° e 2° grado). Raggiunta finalmente la vetta nel vertice della piramide del Pizzo del Diavolo di Tenda (2916 m), con caratteristico trespolo che sorregge una piccola croce, dalla cima , la più elevata della regione, ci godiamo una vista amplissima sulle Orobie ed anche sulle Alpi, ma solo a brevi tratti quando le nuvole si diradano un pochino. Felicissimi Prisca (con la bravissima cagnolina montagnina Stelina), Susi, Paolo, saliti per la prima volta, come pure il Piero che è ‘andato l’han mandato al Diavolo’ per la terza volta ! Dopo breve sosta di foto e ristoro, le nebbie vaganti ci inducono a scendere di quota. Scendiamo quindi con molta attenzione, rifacendo lo stesso percorso di salita fino alla Bocchetta di Podavit, da dove ci abbassiamo e sostiamo per il pranzetto vero e proprio al sacco accanto al ruscelletto del neonato Brembo con vista in Diavolo. Poi, seguendo passo passo il percorso di salita in senso inverso, rientriamo al Lago Rotondo sotto il Rif. Calvi, che non raggiungiamo, ma imbocchiamo a sx del lago il sentiero 208 e da lì scendiamo a Pra del Lac, dove sostiamo alla Malga Monaci, dove siamo accolti con grande ospitalità all’interno della baita. Quindi, seguendo la strada ENEL scendiamo a Carona PERCORSO: Carona-curvone (1150 m) > Rif. Calvi (2015 m) = possibile anche in jeep navetta fino alla diga del Lago di Fregabolgia (Ugo Midali cell. 3280424902) > Sentiero 225 > Bocchetta di Podavit (2624 m) > Pizzo del Diavolo di Tenda (2916 m) e ritorno sul medesimo percorso fino al Lago Rotondo del Calvi, poi > Sentiero 208 fino a Pra’ del Lac > Pagliari > Carona DIFFICOLTA’: - E fino alla Bocchetta di Podavit - EE, con tratti AF (Alpinismo Facile) dalla Bocchetta di Podavit alla vetta del Pizzo del Diavolo per circa 300 m di facile arrampicata, con molto frequente indispensabile uso delle mani DISLIVELLO: da Carona = Dislivello positivo 2155 m, perdita in elevazione -2156 (calcolato da GPS) dal Rif. Calvi = 900 m in salita al Diavolo, 1800 m circa dal Diavolo a Carona (calcolato manualmente) DISTANZA> Km 23,47 da Carona, Km 17 circa togliendo la salita in navetta ad Carona TEMPI: da Carona = 6 ore di salita, 4 di discesa dal Rif. Calvi =3/4 ore di salita (la salita-discesa impegnativa della cresta finale richiede tempo!) , 3 di discesa fino al Calvi + 2 dal Calvi a Carona Nostro cammino a piedi circa 8 ore ACQUA: presente fino alla Bocchetta di Podavit ATRREZZARTURA: Buoni scarponi – Consigliata corda per aiutare escursionisti poco sicuri nei passaggi impegnativi APPOGGI: - Rif. Calvi (2015 m) - Rif. Longo (2026 m) se si passa nel ritorno Vedi il servizio ’Sul Pizzo del Diavolo di Tenda, da rifugio a rifugio’ sul libro ‘I più bei sentieri della Lombardia Centrale’ di Piero Gritti e Sergio Papucci (Ed. Blu- Torino) alle pag. 165-168


00 Il profilo stilizzato del Diavolo di Tenda nel logo del sito
01 In vetta al Pizzo del Diavolo (2916 m)
02 Saliti dal Rif. Calvi , qui visto dal Lago Rotondo
03 In alto a dx il Diavolo ci aspetta
04 Ecco la cresta da salire !
05 Alla Bocchetta di Podavit le donne con l'Omo !
06 Arrampicando per cresta rocciosa
07 Anche a scavalco di spuntoni rocciosi !
08 In vetta al Pizzo del Diavolo (2916 m)
09 Mappa del percorso seguito
10 Diavolo in vista da sopra la diga del Fregabolgia
11 Sosta caffe al Rif. Calvi
12 Il Rif. Calvi visto dal Lago Rotondo
13 Il Diavolo si specchia nel Lago Rotondo
14 Entriamo in Val Camisana
15 Risalendo la Val Camisana sul sent. 225
16 Mucche al pascolo con i Diavoli da sfondo
17 Inseguendo i Diavoli
18 Una carezza ben accolta...
19 Attraversiamo il neonato Brembo
20 Uno sguardo indietro alla Val Camisana che stiamo risalendo
21 Sotto le cascate del neonato Brembo
22 Pareti rocciose del monte Grabiasca
23 Il neonato Brembo  in strettoia rocciosa con il Rondenino in alto
24 Laghetto sotto il Pizzo Poris
25 Seguiamo le indicazioni per Bocchetta di Podavit e Pizzo del Diavolo
26 Seguiamo le indicazioni per Bocchetta di Podavit e Pizzo del Diavolo
27 Nebbie vaganti ci nascondono il Diavolo
28 Nebbie vaganti ci nascondono il Diavolo
29 Incontriamo l'amico Luca
30 Bellissime rocce
31 Alla Bocchetta di Podavit (2604 m)
32 Alla Bocchetta di Podavit (2604 m)
33 Alla Bocchetta di Podavit (2604 m)
34 Dalla Bocchetta di Podavit vista sul Pizzo dell'Omo
35  Glacio nevaio Diavolo di Tenda
36 E via sotto a chi tocca !
37 Primi roccioni da superare
38 Primi roccioni da superare
39 Susi in pole position...tra le guglie !
40 Bell'incontrio con amici pavesi in discesa dal Diavolo
41 Salendo qui con sicuri appoggi
42 Poi comincia la facile arrampicata
43 In facile arrampicata con uso delle mani
44 In facile arrampicata con uso delle mani
45 In facile arrampicata con uso delle mani
46 In facile arrampicata con uso delle mani
47 In facile arrampicata con uso delle mani
48 Anche a scavalco di spuntoni rocciosi !
49 Anche a scavalco di spuntoni rocciosi !
50 Ci raggiunge l'amico incontrato prima
51 Incontro l'amico Fois Gianmario di ritorno dal Diavolino-Diavolo
52 Salendo la placca terminale che ci travasa sulla cresta finale di vetta
53 Ultimo strappo
54 Vetta in vista !
55 Cresta affilata ma con buoni appoggi
56 In dirittura d'arrivo !
57 In dirittura d'arrivo !
58 Pizzo del Diavolo (2916 m)
59 Pizzo del Diavolo (2916 m)
60 Pizzo del Diavolo (2916 m)
61 Con l''amico Alessandro che ci ha fotografato
62 Anche Stelina due Diavoli in un mese !
63 Scendiamo accompagnati da nebbie vaganti
64 Panoramica dal Pizzo del Diavolo con nebbie vaganti
65 Susi sempre in pole position!
66 Susi sempre in pole position!
67 Scendendo con attenzione la placca rocciosa
68 Stelina sempre attenta
69 Di roccia in roccia , di bollo in bollo ...
70 Con vista sul roccioso versante nord di Rondenino ed Aga
71 L'affilata cresta del Rondenino !
72 Il Piero in disarrampicata
73 Stambecchi noncuranti della nostra presenza...
74 Stambecchi noncuranti della nostra presenza...
76 Stelina stanca di rocce ...
77 Stelina stanca di rocce ...
78 Stelina stanca, ma sempre attenta !
79 Stelina stanca, ma sempre attenta !
80 A ricordo...
81 Quello che rimane del glacio-nevaio del Diavolo di Tenda
82 Bellissimo il nostro Pizzo del Diavolo
83 Scendiamo ...
84 Il giovane Brembo ci accompagna
85 Gli stambecchi ci osservano
86 Scendendo la Val Camisana
87 Chiare fresche e dolci acque !
88 Vista in Grabiasca
89 Una leccata ...
90 Alla ricerca di sali...
91 Rientriamo al Lago Rotondo ...stanchini
92 Sul sentiero 208,,,
93 Sul sentiero 208,,,
94 Sul sentiero 208,,,vista sul Lago della Cava
95 Sul sentiero 208 tracciato nel bosco
96 Con gli amici della Casera Monaci a Prato del Lago
97 Con gli amici della Casera Monaci a Prato del Lago
98 Con gli amici della Casera Monaci a Prato del Lago

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