PERCORSO= EE (Escursionisti Esperti) = 754 m. di dislivello = 5 ore (A/R)

Carona > Seggiovia Alpe Soliva in Val Carisole (1752 m.) > Quota 2260 > MONTE CHERICO (2535 m.) Lago Corno Stella (2258 m.) > Seggiovia > Carona

Aperta la seggiovia Carona>Carisole, sono solo, fa molto caldo, approfitto della seggiovia per salire per la prima volta sul Monte Chierico, risparmiando così almeno 500 m. di dislivello!
Raggiunta la stazione di arrivo, risalgo la dorsale a dx sfruttando per intero l'abbandonata pista panoramica.
Superato il rifugio Mirtillo, la ripida pista si spiana diventando stradina: la abbandono per risalire a destra il sentiero 208.
Risalgo quindi nuovamente sulla dorsale e proseguo sul crinale per un po', poi lascio il sentiero 208 che prosegue a destra, mentre io salgo il crinale davanti a me, seguendo una labile traccia.
La dorsale che sale al Chierico è lunga, supero varie quote, fino ad affrontare la molto ripida salita finale, camminando a vista, non essendoci che evanescenti e sparute tracce di passaggio. L'erba è alta e scivolosa, bisogna stare molto attenti.
Man mano si sale il panorama si allarga fino a 360° quando raggiungo la vetta del MONTE CHIERICO (2535 m.) con vista , oltre che sulla sottostante Val Carisole, anche sulla Val Sambuzza con i laghetti di Val Sambuzza e, sotto a picco, i laghetti di Caldirolo; in fronte ad est si elevano le Cime di Val Sambuzza , il Pizzo Zerna e il Monte Masoni, ad ovest si eleva il Corno Stella.
La visibilità è ridotta perché il cielo si sta rannuvolando per cui le cime più lontano non si vedono. Decido di non sostare ma di proseguire. Percorsa tutta la cresta di vetta da est ad ovest, osservo ben bene che posso scendere al Lago Corno Stella, mai raggiunto prima.
Non c’è neppure la benché minima traccia, ma intravvedo la possibile discesa a vista, già fatta da altri.
Scendo quindi a sinistra l'ampio spallone erboso, in alcuni punti molto ripido, in direzione Nord-Ovest, facendo ricorso a tutta la mia esperienza, tenendo il più possibile la sinistra, affrontando prati e roccette, cercando di scovare i passaggi meno impegnativi, fino a discendere un ripido canalino di sfasciumi che mi porta ad una pietraia e infine ai due laghetti, di cui quello piccolo è un metro più in alto rispetto a quello più grande…due perle orobiche in una conca isolata e selvaggia, dove non arriva alcun sentiero e non passa quasi mai nessuno, senti soltanto il suono dei campanacci delle mandrie, l’abbaiare dei cani pastore e il fischio delle marmotte.
Non posso godermi purtroppo una desiderata sosta in riva ai laghetti, perché le nubi si sono fatte scure, comincia a gocciolare e sei sentono i tuoni di un temporale in arrivo…devo assolutamente scendere al più presto in Val Carisole su un sentiero ! Scendo quindi ad intuito dal versante del Corno Stella discendente in Val Carisole, erboso-roccioso e molto ripido.
Mi accompagna una pioggia leggera ma insistente che bagna l’erba, ma non a tal punto da renderla scivolosa. Raggiunto un recinto per ricovero animali e una baita in sfacelo (sotto la quale meglio non fermarsi !) sono finalmente, dopo ore di cammino a vista, su un sentiero! Scendo quindi, percorro per un tratto il sentiero 208 e mi rifugio dentro un casello in legno degli impianti di sci.
Ora il temporale investe la Val Carisole, ma io sono al coperto e al sicuro…seduto all’asciutto tranquillo, consumo verso le 14.30 il mio pranzetto al sacco mentre mi godo lo spettacolo del temporale!
Dopo un’oretta, finito il temporale, ritornato il sereno ed il sole, raggiungo la stazione della seggiovia e scendo a Carona.
Bella escursione, resa meno lunga dalla salita e discesa in seggiovia,ma comunque impegnativa perché ho dovuto inventarmi percorsi fuori da sentieri, specie nella discesa dal Monte Chierico al Lago Corno Stella e da questo in Val Carisole, direi riservata ad escursionisti molto esperti. Assolutamente vietata in caso di nebbia, terreno bagnato o peggio gelato!
Nel cuore mi resta il Lago del Corno Stella: lago dimenticato e solitario, difficile da raggiungere.
Per mille che salgono al Corno Stella o al Monte Chierico, forse uno arriva al lago!