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Alle sorgenti del Brembo, passando in quota dal Calvi al Longo il 24 agosto 2017 PERCORSO: Rifaccio volentieri questo bel giro ad anello sui sentieri della conca del Calvi insieme a mio figlio Raffaele, che lo fa per la prima volta. Giovedì 24 agosto 2017, giornata bella con cielo sereno e sole caldo. Per non affaticarci troppo per questo bel lungo giro saliamo al Rif. Calvi (diga di Fregabolgia) in jeep-navetta (prenotata per tempo al n° 3280424902 di Ugo Midali) partendo da Carona al curvone-parcheggio (1222 m). Dalla diga di Fregabolgia, costeggiando l’azzurro lago, nel quale si specchiano le montagne vicine, raggiungiamo il Rif. Calvi. Imboccato il sent. 225 (Calvi-Brunone) ci abbassiamo al sottostante bel Lago Rotondo (1972 m) che contorniamo sulla sponda ovest e nel quale si specchiano il Pizzo del Diavolo e le montagne vicine per poi proseguire ancora in leggera discesa fino ad entrare nella Val Camisana, la valle del neonato Brembo, raggiungere su sentiero tra boschi la Baita del Poris (1956 m) per poi proseguire in salita fino ad attraversare il fiume a quota 2030 m circa. Seguiamo il sentiero 225 che sale ora in decisa salita accanto al neonato Brembo che scende anche in pittoresche rapide e spumeggianti cascatelle. Di fronte a noi in alto occhieggiano le cime del Rondenino, dei Diavoli e infine, quella del Poris che si specchia nelle acque di un grazioso laghetto, superato il quale, arriviamo al vasto pianoro, dominato a oriente dalle pareti rocciose del Monte Grabiasca, del Poris e del Diavolino, dove tra rivoli e minuscoli meandri prende corpo il Brembo, che ha le sue prime sorgenti proprio sulle alte pendici meridionali del Pizzo del Diavolo di Tenda Nel pianoro i diversi rami delle sorgenti si unificano in un unico corso d’acqua, formando il neonato fiume Brembo che scende a valle spumeggiante dalla Val Camisana, quello che abbiamo visto salendo. Ammiriamo lo spettacolo mentre consumiamo il pranzetto al sacco e ci godiamo un bel momento di relax prima di riprendere il cammino, lasciando il sent. 225 che sale a dx al Passo di Valsecca in direzione Rif. Brunone, per imboccare a sx il sentiero 248 in direzione Rif. Longo. Noi pensavamo che il percorso ormai, dopo la salita dal Rif. Calvi, fosse tutto in discesa, invece si va in saliscendi, attraversando i valloni discendenti dal Rondenino e dall’Aga. Ogni discesa comporta una successiva salita, rimanendo sempre in quota media oltre i 2300 m. Godiamo di bellissimi panorami sulla conca del Calvi e le sue montagne mentre le cime della conca del Calvi, protagoniste della giornata (Grabiasca, Poris, Diavoli, Rondenino, Aga a nord e Madonnino, Cabianca ,...a sud) quando oltrepassiamo il Passo della Selletta (2372 m), che ci catapulta d’un fiato nella Valle del Monte Sasso dove balza alla vista il verdeggiante Lago del Diavolo. Scendiamo con attenzione il primo ripido tratto del sentiero che ci abbassa alla diga del lago mentre stambecchi, mamme con piccoli, ci osservano incuriositi. Ora dominano in primo piano il paesaggio l’Aga, il Pizzo di Cigola che si innalzano sopra il verde lago. Oltrepassata la diga ci abbassiamo al Rif. Longo per poi discendere su stradetta sterrata al Rif. Baitone, a Pagliari e rientrare al parcheggio al curvone di Carona, stanchi ma contenti della bella camminata alle sorgenti del Brembo, che ogni giorno vediamo scorrere vicino casa! |
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