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Splendida invernale al RIF. CALVI (2006 m) da Carona il 20 febb.2023 PERCORSO Difficoltà: E con scarponi invernali e ramponcini necessari
E’ la quarta volta che salgo al Rifugio Calvi in invernale , ma stavolta non solo solo, in mia compagnia mio figlio Raffaele che sale al Calvi in invernale per la prima volta.. La mattina di lunedì 20 febbraio 2023, dopo essermi accertato che, annunciata una bella giornata non fredda, posso salire senza problemi anche per la traccia presente fatta nei giorni precedenti da escursionisti, ciaspolatori e sci-alpinisti, ci avviamo in auto da Zogno e saliamo a Carona. Parcheggiata l’auto (ticket-‘gratta’ di 2€) al curvone appena sopra l’abitato di Carona (1222 m), ci incammino sulla strada sterrata ENEL per la diga di Fregabolgia e il Rif. Calvi (sent. CAI 210). Fino a Pagliari strada sgombra da neve, da Pagliari (1315 m) fino alla Cascata di Valsambuzza la stradetta è ricoperta per alcuni tratti da neve ghiacciata e ghiaccio anche vivo per cui calziamo subito i ramponi che terremo fino al rientro a Pagliari per tutto il percorso.. Dalle cascate di Val Sambuzza ancora brevi tratti di neve ghiacciata. Dalla Baita Birone il fondo migliora divenendo di neve dura con percorso ben tracciato. Man mano saliamo il livello della neve aumenta progressivamente, mantenendosi la neve bella. Non siamo soli, pur essendo lunedì, alcuni escursionisti e sci-alpinisti salgono alla conca del Calvi. Superata la bella conca del Lago del Prato (1645 m), proseguiamo per la diga di Fregabolgia, che raggiungiamo dopo due ore e mezza di cammino da Carona. Con altra mezz’oretta di cammino, sempre calzando ramponcini, superata la diga, prestando attenzione sullo stretto sentiero tracciato nella neve sul ripido pendio del bacino del lago sottostante vuoto d’acqua d’inverno , raggiungiamo il Rifugio Calvi (2006 m). Il cielo lievemente velato durante la salita, tende man mano a divenire sereno e splende un bel caldo sole con luce abbagliante. Sostiamo per il pranzetto al sacco al rifugo. Ci attardiamo poi per un bel po’ a godercii lo splendido panorama e a scattare fotografie sulla conca del Calvi ammantata di neve ed i suoi rinomati monti, ormai tutti saliti da me, come il Pizzo del Diavolo di Tenda, l’Aga, il Venina, il Masoni, il Grabiasca, il Poris, il Reseda, il Madonnino, il Cabianca, … Poi scendiamo con calma godendoci lo spettacolo della corona di monti della conca del Calvi illuminati dal sole pomeridiano e, seguendo il percorso di salita, raggiungiamo Carona il tardo pomeriggio, contenti della bellissima escursione al Rif. Calvi che ci ha regalato splendidi panorami! |
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