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Cima molto attraente, panoramicissima soprattutto verso le dirimpettaie Alpi Retiche, al confine tra le Orobie bergamasche e le Valtellinesi, si estende su tre interessanti creste, la prima verso SW che si collega al Monte Valegino tramite il Passo di Porcile, interessa la nostra salita.
PERCORSO Foppolo (loc. Piano, 1587 m) > Sentiero 201-F.9 > Cima Cadelle (2483 m) x sentierino > Passo di Porcile (2290 m)– Lago di Porcile di Sopra (2095 m) sul Sentiero 201 > Bochetta presso Passo di Tartano (2108 m) > Tratto sentiero 101 > Tratto sentiero 112 > Tutto il sentiero 8 per Foppolo, passando dalla Baita Nuova (1759 m) Partenza: Foppolo, località Piano (1600 m) Dislivello: 1000 m complessivamente Difficoltà: E (con tratti di ripida salita-discesa) Tempo di salita: 3.00 abbondanti; 6/7 ore circa per l’intero anello (lunga la discesa) Periodo consigliato: da giugno a ottobre/novembre prima della neve Cartografia: Kompass 1: 50.000 n. 104 Foppolo-Valle Seriana ACCESSO E PARCHEGGIO Si percorre la provinciale di Valle Brembana fino a Lenna dove si seguono le indicazioni per Foppolo, dove si prosegue dritti nel centro abitato fino ad oltrepassare il Comune e, proseguendo sulla sinistra, alla prima curva si prende la strada per Via Piane che conduce alla località Piano (1600 m circa) , dove si parcheggia l’auto. ITINERARIO Sono in compagnia di Carmen, felice di salire per la prima volta in Cadelle, mentre per me è la terza, ma la prima con partenza e rientro da Foppolo. La giornata si annuncia splendida, con leggero vento di favonio che ha ripulito il cielo offrendoci ottima visibilità che ravviva i bei colori autunnali. A Piano, minuscola frazione contadina di Foppolo, una gentile signora ci indirizza dal parcheggio alla piazzetta con fontana e un’antica ben affrescata ‘tribulina’, da dove, seguendo le indicazioni in giallo del sentiero F.9, saliamo per comoda mulattiera ad un primo casolare dove, al bivio, imbocchiamo il sentiero a sinistra, segnato poco sopra F.9 – Passo di Porcile-Monte Cadelle. Ad un secondo casolare compare, accanto all’indicazione F. 9 quella del segnavia CAI 201(che proviene da Rovera) , che d’ora in poi procedono ‘gemellati’ inoltrandosi nella fitta abetaia. Dopo circa mezz’ora di cammino in decisa salita, usciti dall’abetaia, a circa 1800 m di quota, perveniamo in un’ampia distesa di magri pascoli. Attraversato un ruscello con bella cascatella, continuiamo in decisa salita tra pascoli, cosparsi di baite, alcune in disuso. Alle spalle appare il moderno abitato di Foppolo con gli impianti sciistici ed il Monte Valgussera e il Pizzo Vescovo. Perveniamo quindi, di pendio in pendio, all’ampio catino d’origine glaciale tra i monti Valegino e Cadelle, nel bel mezzo di un pianoro circondato dai macereti discendenti dalla cime e dove è situata la ristrutturata Baita delle Cadelle (2057 m). Poco sopra, accanto ad una bella pozza d’acqua, si adagia un piccolo laghetto che le pietre del fondo colorano di rosa. Continuando nella salita al Passo di Porcile, raggiunta una baita (2230 m), abbandoniamo il segnavia CAI 201 per proseguire verso destra su un sentiero non segnato, ma abbastanza visibile, che in traverso ci porta a raggiungere, più in alto verso destra, il sentiero, segnato con bolli rossi e galli ed ometti, che proviene dal Passo di Porcile nel quale ci immettiamo. Tra magri pascoli e macereti il sentiero si inerpica con faticosi tornanti in un ripido canale erboso fino a conquistare il colletto di cresta della dorsale erbosa del Cadelle, dove il panorama di apre verso i sottostanti Laghi di Porcile, la Valle Lunga e le Alpi Retiche. Con un ultimo sforzo raggiungiamo la vetta (2483 m, 3.00 ore dalla partenza) su cui si staglia una particolare statua bronzea raffigurante l’Arcangelo Gabriele a tre facce, rivolte verso le tre vallate (Val Brembana, Val Lunga e Val Madre) verso le quali rivolge lo sguardo, perché non abbia più a verificarsi un disastro come quello abbattutosi sulla Valtellina e sulla Val Brembana con l’alluvione del luglio 1987. Il panorama è entusiasmante a 360° dal vicino Valegino ai sottostanti Laghi di Porcile, fino alle Orobie Valtellinesi, alle Alpi Retiche, alle Alpi e Prealpi Orobie. Spira un forte freddo vento da nord per cui ci affrettiamo a scattare foto per poi scendere al riparo per consumare il pranzetto al sacco. DISCESA Scendiamo poi percorrendo a ritroso il percorso di salita fino a riprendere, tramite il sentiero in traverso di raccordo, il segnavia 201-F.9. all’altezza del Passo di Porcile (2290 m). Da qui scendiamo con attenzione su sentiero ricoperto da pochi cm. di neve al Lago di Porcile di Sopra (2095 m), per buona parte ricoperto di ghiaccio, essendo situato in zona d’ombra. Dal lago, raggiunta la bocchetta nei pressi del Passo di Tartano, lasciamo il segnavia 201 per scendere un tratto del 101 fino alla Baita, ricovero animali, dove, seguendo le indicazioni prendiamo a sinistra il sentiero 112 che si conduce a raggiungere il sentiero locale F.8. Percorriamo il lungo sentiero F. 8 fino a Foppolo, passando alla Baita Nuova (1759 m), per poi inoltrarci nella fitta abetaia, aggirando così in traverso le pendici boscose del Monte Arete. Giunti a Foppolo, rimanendo su sentiero, risaliamo alla località Tegge (1580 m) da dove per strada carrareccia raggiungiamo finalmente Piano (1587 m) , dove la gentile signora che il mattino ci aveva indicato il sentiero d’avvio, è in nostra attesa, visto che comincia a fare buio ( oltre tre ore da Cima Cadelle). Lungo ma bello questo giro ad anello del Monte Cadelle da Foppolo ! |
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