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Il Benigni è sempre il Benigni !!! Il 4 ottobre 2016 Il rifugio, di gradevole aspetto, ben inserito nell'ambiente e di piccole dimensioni, è situato sulla testata della Valle di Salmurano, a breve distanza del Lago Piazzotti. La sua costruzione iniziò nel 1982, grazie al lavoro di numerosi soci dell'allora sottosezione CAI Alta Valle Brembana ed al contributo della famiglia Benigni, la quale, profondamente scossa per la tragica fine del loro caro Cesare, avvenuta nel 1981 sul Pizzo del Diavolo di Tenda, intese così onorarne la memoria. Venne inaugurato il 26 agosto del 1984. Alcuni anni dopo, alla costruzione è stato aggiunto un piccolo locale invernale, con otto posti letto, allo scopo di dare ricovero agli escursionisti durante il pe riodo di chiusura. Nel 2007 è stato ampliato significativamente con una nuova sala ristorante, una cucina più spaziosa, due servizi igienici e una saletta per il bar. Il pianoro su cui si trova il rifugio e dove spicca il piccolo Lago Piazzotti, un luminoso specchio d'acqua incastonato fra grossi massi, è uno straordinario balcone naturale sulle Alpi Centrali e le Orobie. Situato a 2222 mt. nell'alta Valle di Salmurano, nei pressi del lago Piazzotti, è raggiungibile sia dal versante bergamasco, partendo dai paesi di Ornica o di Cusio, sia dalla parte valtellinese, attraverso la Valle del Pescegallo.L'accesso più breve è quello che parte dalla "Curva degli Scioc", sulla strada che sale ai Piani dell'Avaro, dove si parcheggia l'auto al cartello indicatore 'Rifugio Benigni', posto all'inizio di una gradinata che sale a sinistra della strada (1500 mt.). PERCORSO: Stavolta, finalmente, sono in compagnia di mio figlio Raffaele che vuole salire al famoso Rifugio Benigni. Detto fatto, approfittiamo della splendida giornata del 4 ottobre 2016 per salire a godere degli spettacolari panoranmi che il Benigni, nelle belle giornate, sa regalare. Dobbiamo rientrare un po’ presto per cui ci accontentiamo del percorso normale, senza proungare l’escursione alla Cima di Valpianella , o compiere un percorso ad anello rientrando dai Piani dell’Avaro o dalla Valpianella. Saliamoi con l’auto da Cusio (Alta Valle Brembana-BG ) con pagamento tiket di 2€ alla Curva degli Sciocc, dove parcheggiamo l’auto. Imbocchiamo il sentiero 108 che parte risalendo una scalinata, poi si spiana e, con direzione NO, muovendosi ora nel bosco ora nei prati, supera una valletta con acqua e giunge ai pascoli di Casera Valletto a 30' dalla partenza. Proseguiamo in salita lungo il sentiero CAI 108, attraversando i pascoli. Superato un nuovo valloncello, ci ritrovaimo presto al raccordo con la mulattiera che sale da Ornica (vedi cartello segnalatore). Ora il sentiero si fa più ripido e tortuoso; superata una sorgente con ottima acqua che sgorga dalla roccia (Sorgente S. Carlo), ci inoltraimo nella Valle di Salmurano, giungendo ai pascoli della conca situata ai piedi del Passo di Salmurano, Qui si può scegliere di salire al Rif. Benigni, proseguendo lungo il sentiero CAI 108, oppure, deviando a destra, sulla variante del Sentiero dei vitelli, ripristinato nell'estate 2006, per chi vuole evitare l’impegnativa salita del ripido 'Canalino'. Noi proseguiamo lungo il sentiero CAI 108, che si snoda ora nell'ampia conca, forse di origine glaciale, giungiamo ad incrociare il sentiero 101 che proviene dal Passo di Salmurano. Seguiamo tale sentiero verso sinistra, passando sotto l'imponente bastionata, fino alla base di un canale pietroso (il 'Canalino'), percorso da un filo d'acqua e, ad inizio stagione, ancora colmo di neve. Lo risaliamo, per traccia ben segnata, superando un po' a fatica i suoi 100 m di dislivello. Giunti sul pianoro sovrastante, attraversato un torrentello, risaliamo con alcuni tornanti un pendio erboso piuttosto ripido fino a pervenire al panoramico pianoro dove è situato il simpatico Rifugio Benigni (2222 m; 2 h abbondanti dalla partenza). La vista, finora preclusa dalla bastionata, diviene meravigliosa: si spazia sulle Alpi Centrali Retiche e su gran parte delle Alpi Orobie, individuabili con l'ausilio della piastra d'orientamento posta ad un centinaio di metri dal rifugio con l'indicazione delle cime visibile a tutto campo. Sostiamo accanto al rifugio chiuso in giorno feriale di ottobre per un buon pranzetto al sacco per poi passare ad ammirare il panorama dalla piastra d’orientamento posta a breve distanza in un punto panoramico. Facciamo poi due passi al Lago Piazzotti che costeggiamo sulla riva destra per poi rientrare al Benigni e scendere alla Curva degli Sciocc , rifacendo il percorso di salita in senso inverso, contenti della bella escursione che ci ha regalato, complice la splendida giornata fresca e ventosa, panorami eccezionali, anche se, stranamente, non abbiamo avuto la fortuna di vedere la benché minima ombra di stambecchi, che qui sono di casa, come neppure l’ombra di marmotte, che sicuramente, all’arrivo del primo freddo, sono già andate in letargo. |
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