|
Baciamorti, Aralalta, Sodadura, tre cime in Val Taleggio ad anello da Capo Foppa il 26 ott. 2013 PERCORSO: Capo Foppa (1300 m circa) > Sentiero 153 - Passo Baciamorti (1540 m.) > Pizzo Baciamorti (2009 m) > Monte Aralalta (2003 m.) > Sentiero 101 - Baita Cabretondo (1869 m) > Bocchetta di Ragadur (1853) > Passo di Sodadura (1867 m) > Monte Sodadura (2010 m) > Passo di Sodadura > Sentiero 9 DOL – Casera Aralalta (1730 m) > Rif. Gherardi (1650 m) > Strada agrosilvo pastorale – Capo Foppa DIFFICOLTA’ : E per tutto il resto del percorso con ripida salita-discesa dalle tre cime DISLIVELLO complessivo 850 m circa DISTANZA: 14.6 Km TEMPO DI SALITA:intero anello in 6/7 ore PERIODO COSIGLIATO: da aprile a novembre; fattibile ed interessante con neve nei mesi invernali SENSO DI PERCORRENZA DELL’ANELLO: indifferente CARTOGRAFIA: Kompass 1:50.000 Lecco – Valle Brembana ACQUA: assente, rifornirsi per bene alla partenza o al Rif. Gherardi SEGNAVIA : CAI 153, CAI 101, 9 DOL, altri sentieri non segnati ACCESSO E PARCHEGGIO: Risalire la Provinciale di Valle Brembana fino a San Giovanni Bianco, dove, dopo la chiesa, si imbocca a sinistra la SP 25 della Valle Taleggio. Raggiunto l’abitato di Sottochiesa si sale a destra a Pizzzino, dove, prima di entrare nell’abitato, si prende a destra la strada che porta fino a Quindicina – Capo Foppa, dove si parcheggia l’auto (1300 m circa. ITINERARIO Il dicembre 2012 avevo fatto in invernale con neve l’anello Pizzo Baciamorti – Monte Aralalta, salendo dal Passo Baciamorti e scendendo dal Rif. Gherardi, ora voglio rifare il percorso, aggiungendo una terza cima, il Sodadura. La mattina del 26 ottobre 2013, bella giornata, parcheggiata l’auto a Capo Foppa, imbocco il sentiero 153 che si inoltra sopra la Valle Asinina, prima in piano, poi in dolce salita attraversando boschi di latifoglie con prevalenza di faggi fino a raggiungere Baita Baciamorti (1453 m.), dove la vegetazione dirada lasciando spazio ai pascoli e mi porto al Passo Baciamorti (1543 m.). Qui passa il sentiero 101, che sale da Cassiglio e prosegue lungo la valle a base del Pizzo Baciamorti, ma lo abbandono e imbocco a destra il sentierino , non segnalato, ma ben visibile, che sale seguendo il percorso di cresta SE verso la cima del Pizzo Baciamorti. Al Passo incontro tre amici del Gruppo GAC (Gruppo Alpinisti Celadina) che fanno il mio stesso percorso, per cui saliamo insieme la facile, panoramica, lunga cresta pascoliva, ripida solo nell’ultimo tratto, che culmina ai 2009 m del Pizzo Baciamorti . In prossimità della vetta ci raggiungono sei escursionisti di Lodi ed insieme a loro arriviamo alla Madonnina di vetta. Bellissimo il panorama a sud sulla Valle Taleggio col Venturosa ed il Cancervo, a nord sulla Valle Stabina col gruppo del Tre Signori, ad ovest verso il Resegone, le Grigne, il Sodadura e lo Zuccone Campelli , ad est verso Menna, Arera, Presolana e le Alpi Orobie. Continuando sulla cresta di vetta guadagniamo ben presto Cima Aralata (2003 m) , da dove per ripido tracciato, caliamo verso ovest alla Baita Cabretondo (1869 m) . Ritrovato qui il Sentiero delle Orobie (segnavia 101) lo percorriamo fino a raggiungere la Bocchetta e la Baita di Regadur (1853 m), dove sostiamo per la pausa pranzo con tanto di ‘Genepì’ offerto dagli amici del GAC. Gli escursionisti di Lodi e i tre amici del GAC scendono al Rif. Gherardi dal sentiero 120, io in solitaria proseguo in direzione Monte Sodadura, seguendo il 101, ma stando sulle panoramiche alture sovrastanti. Al Passo di Sodadura risalgo la bella piramide triangolare salendo la traccia , segnata da paletti di legno, sul filo della ripida cresta erbosa rocciosa SE. Raggiungo la vetta del Monte Sodadura (2010 m) ove sono poste una croce ed una bella Madonnina di bronzo collocata sulla cima di un particolare piedistallo rosso. Mi trattengo per scattare foto alla Madonnina e al panorama verso i Piani di Artavaggio sottostanti con i Rifugi Cazzaniga e Nicola , verso le cime del Gruppo Campelli e verso l’Aralalta-Baciamorti ed il percorso seguito. Scendo quindi al Passo di Sodadura e seguendo una traccia non segnata mi abbasso alla Casera Aralalta (1730 m) dove recupero il sentiero 9 DOL che mi guida fino ai Piani d’Alben e al Rif. Gherardi (1650 m). Per abbassarmi non seguo il sentiero 120, ma percorro a sinistra la strada gippabile (lavori in corso) che mi riporta a Capo Foppa, dove ho lasciato l’auto. Bel giro ad anello, che mi ha permesso di salire tre cime della Val Taleggio , percorrendo 16,4 Km, in circa sei ore di cammino senza faticare più di tanto! |
Immagini totali: 97 | Create web photo albums with Jalbum | Chameleon skin | Aiuto |