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Bell’anello dai Piani (1700 m) al Monte Avaro (2080 m) e al Collino (1862 m) in solitaria, pestando neve, armato di ramponi e sferzato dal vento il 12 febb. 2020 PERCORSO:
Bella giornata quella del 12 febb. 2020, con temperatura mite in valle, piuttosto fredda sui monti. Salgo da Zogno in auto la provinciale di Valle Brembana fino a Piazza Brembana e poi la provinciale per Olmo-Averara-S. Brigida-Cusio da dove per strada comunale con ticket giornaliero di 2 € raggiungo su strada asfaltata ben ripulita dalla neve, il Rif. Albergo Monte Avaro (1700 m). Fa freddo e tira vento, mi copro per bene, la neve è dura se non ghiacciata in alcuni punti per cui calzo subito i ramponi che terrò per tutto il percorso. L’intenzione è di ripetere un itinerario fatto tre anni fa, salendo dal sent. 109A sul Monte Avaro passando al Monte Sella sul 101 per rientrare ai Piani dal sent. 109. Raggiunto in direttissima dai Piani il bivio dei sentieri 109A-109, prendo a sx il 109A, seguendo la traccia sulla neve di escursionisti, ciaspolatori e scialpinisti. Man mano salgo, avvicinandomi al versante est del Monte Avaro, mi porto abbastanza sottovento al riparo dal vento che spira forte da nord-ovest. In decisa salita, su neve piuttosto dura, risalgo fino a raggiungere il colletto del Monte Avaro, dove, incrociando il sentiero 101, il panorama si apre verso i monti del Rif. Benigni fin verso il Tre Signori e , vicini, i soprastanti Triomen-Tribortoi e Valletto; lontana si presenta la catena delle Orobie dal Monte Cavallo fino all’Arera-Menna-Alben, verso sud si eleva il Venturosa con accanto Baciamorti-Aralalta-Zuccone Campelli e oltre le Grigne. Purtroppo non sono più sottovento, ma esposto in pieno alle forti raffiche di vento di tamontana in quota che spira gelido e non cessa un attimo! Dal colletto, superando alcuni dossi, raggiungo velocemente la cima del Monte Avaro (2080 m), dove sosto brevemente solo per le foto di vetta per poi rientrare di fretta al colletto ed abbassarmi sul sent. 109A mettendomi così sottovento, al riparo dal vento. Per il forte vento ho rinunciato all’intenzione di passare in quota seguendo la traccia del 101 per il Monte Sella. Seguendo invece il sent. 109A mi abbasso sottovento al bivio dei sentieri 109A-109, da dove fuori traccia scendo in direttissima nella conca, riparata dal vento, della Casera Foppa (1750 m) da dove, seguendo la traccia nella neve, risalgo, passando accanto alle Baite della croce (1812 m) , al Monte ‘Il Collino’ (1862 m), panoramico verso il Monte Ponteranica, il Mincucco e le Orobie del Passo San Marco. Il vento freddo spira solo a tratti ...per fortuna! Dal Collino (1862 m), passando per le Baite della croce (1812 m) di cui una ormai ridotta a rudere, mi abbasso alla Casera Foppa (1750 m) mentre il sole si abbassa all’orizzonte. Dalla Casera mi porto ai Piani dell’Avaro, dove risalgo sui dossi panoramici, che percorro fino alla pista di sci di fondo ben tracciata e, oggi, giorno feriale, non frequentata. Mentre dalla Cappelletta dell’Assunta scendo al parcheggio del Rif. Albergo Monte Avaro e il sole si abbassa all’orizzonte verso le Grigne, posso ammirare i Piani dell’Avaro e i monti soprastanti nella luce e nei colori del tramonto. Chiudo il bell’anello al Monte Avaro e al Collino, contento del bel percorso alternativo a quello progettato, anche se condizionato dal vento freddo di tamontana, comunque evitato in parte scegliendo un percorso per lo più sottovento. Sempre bello per me salire ai miei amati Piani dell’Avaro, che ho nel cuore e che frequento da una vita ! |
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