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Mercoledì 2 giugno 2010.
Dopo una notte di tempo instabile e nuvoloso il mattino presto, al sorgere del sole il vento di favonio pulisce il cielo e fa il posto ad una splendida giornata.
Siamo in 9 (Piero, Roberta e Anto, Vito e Patrizia, Simona, Alessandra, Roberta ed Elena) e, seguendo il consiglio dell’amico Maurizio Scalvini, saliamo in auto in Val Taleggio fino ad Avolasio, frazione di Vedeseta a quota 1000 m., per raggiungere da lì i Piani di Artavaggio su strada sterrata, …“ una delle più belle camminate su sterrata che io conosca” mi ha detto Maurizio.
Nome ufficiale del percorso sentiero CAI 151.
Parcheggiate le auto, imbocchiamo la stradina che parte subito in decisa salita e, percorsi due tornantini nel bosco verso sinistra, sopra la frazioncina, con un lungo traversone, prendiamo quota. Ci concediamo la mulattiera-scorciatoia e, usciti dal bosco, sbuchiamo di fronte ad alcune casette, in disuso ormai, in località Prato Giugno (1268 m.). Siamo su un bel pianoro prativo, molto bello, panoramico verso il Resegone, il Due Mani, le Grigne, la valle di Bordesiglio e lo Zucco di Maesimo.
Da qui in avanti è una festa per gli occhi, complice l’ottima visibilità dovuta al vento di favonio che ha ripulito il cielo, che splende di un azzurro intenso, mentre i prati risaltono col verde dei prati , colorati anche di giallo tarassaco e azzurro nontiscordar. Risaliamo sinuosamente questi panoramici pratoni, dove sono incastonate belle baite ristrutturate. Poi la stradina rientra nel bosco, si spiana e ne riesce poco dopo buttandoci addosso all'improvviso una splendida gobba della montagna chiamata "La Sella" a quota 1400 m. circa. Il panorama sulla Valtaleggio da qui è insolito e grandioso,si distinguono i paesi di Peghera, Olda, Sottochiesa e Pizzino con il Cancervo e Venturosa sullo sfondo e, più lontano, l’Alben.
Dopo un ampio lungo tornante, ci si presenta, nei èpressi di un cascinale, il magnifico roccolo vestito a primavera con una bella pozza d’acqua davanti dove Lubj e Lola entrano a sguazzare.
Continuiamo sulla sterrata 151 su traversoni e scollinamenti, incontrando baite e pascoli, sorgenti e stagni fino ad incrociare la sterrata che sale dalla Culmine S. Pietro...le due sterrate si uniscono in una.
Proseguiamo ancora per circa 45’ fino a raggiungere, dopo circa due ore e mezza di cammino, i Piani d’Artavaggio a quota 1650 m.
Ora il panorama si apre verso piani con l’Albergo Sciatori, il Rif. Sassi-Castelli, il Rif. Casari, l’ex- Rif. Aurora, e , in alto, i Rif. Nicola (1870 m.) e Cazzaniga (1889 m.) , e, in alto, le montagne soprastanti dello Zuccone Campelli (2159 m.) della Cima di Piazzo (2057 m.) e della piramidale Sodadura (2014 m.).
Sostiamo per il pranzo al sacco sul prato antistante il Rif. Sassi-Castelli, in un posticino riparato dal vento ma ben esposto al sole, che ci godiamo per un bel po’.
Dopo un bel riposino e una bella ‘scottatura’ , passiamo al rifugio per un buon caffè.
Alle 15.30 scendiamo ad Avolasio, seguendo il medesimo percorso della salita, il sentiero-strada sterrata 151, godendoci lo spettacolo di un cielo animato da nuvole ‘pesci del favonio’ e raccogliendo anche il ‘paruc’ , lo spinacio selvatico.
Bellissima escursione, facile, panoramica!
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Immagini totali: 68 | Ultimo aggiornamento: 13/06/10 18.30 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |