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PERCORSO
Località Forno (1473 m ) poco sopra Cambrembo di Valleve > Baita Piazzoli (1680 m) > Baita Nuova (1759 m) > Monte Arete (2227 m) > Monte Valegino (2415 m) > Selletta tra Arete e Valegtino > Baita Pianadei (2097 m) > Baita del Buco (1936 m) Baita Cassiopea (1792 m) > Baita Nuova > Baita Piazzoli > Località Forno Dislivello: positivo 1021 m, negativo -1032 m Distanza: Km 10 Difficoltà: EE (salita e discesa dal Valegino, il restante percorso E) Tempi: circa 6 ore Acqua presente nel vallone di discesa tra Arete e Valegino Domenica 14 ottobre 2018, approfittando della giornata prevista bella, decido di risalire sui Monti Arete e Valegino. In solitaria, di buon mattino raggiungo Cambremdo di Valleve e , oltrepassata la chiesetta, parcheggiata l’auto all’inizio della strada sterrata agrosilvopastorale, raggiungo località Forno (1473 m). Qui, conoscendo bene il percorso, prendo il sentiero sulla destra (non il 112 sulla sinistra ! ), attraverso il ruscello su un ponticello in ferro e cemento e salgo il primo tratto di sterrata fino a raggiungere una baita da poco costruita, dove , nei prati accanto , una mandria di mucche è intenta a fare colazione ...d’erba ! Proseguo quindi per il sentiero-mulattiera, inoltrandomi e salendo nella pineta, passando accanto e lungo il corso di un ruscello. In meno di un’oretta, superata Baita Piazzoli (1680 m) , sono alla bella panoramicissima Baita Nuova (1759 m) da dove risalgo per tracce i ripidi pratoni sovrastanti fino a raggiungere un recinto-ricovero per mandrie in pietre a secco. Proseguendo in salita, rintraccio il labile sentiero che sale verso il Monte Arete tra larici colorati d’autunno e sottobosco. Risalgo quindi su sentiero ora evidente in decisa salita alcuni dossi erbosi fino a superare in cresta gli ultimi tratti in ripida salita e raggiungere la cresta di vetta del Monte Arete. In falsopiano sono all’ometto di vetta del Monte Arete (2227 m) dove osservo il percorso di salita in Valegino che già conosco bene per averlo percorso anche con la neve. Dalla vetta, seguendo il sentierino, ben visibile, mi abbasso alla selletta tra Arete e Valegino. Il panorama ora mi si apre non solo verso il vallone di salita tra Arete e Valegino e verso la conca di San Simone, ma anche verso la sottostante conca di Foppolo. Seguendo fedelmente la traccia a tratti ripida, specie nel primo tratto, dove bisogna superare tre passaggi impegnativi aiutandosi con le mani, e salendo di dosso in dosso , di balza in balza, percorrendo la lunga cresta che prende man mano quota, raggiungo la cima del MONTE VALEGINO (2415 m) segnata da un bell’ometto di sassi ben disposti. Ripenso con nostalgia alla bella piccola croce incontrata nel 2012 e poi ...sparita chissà dove e come ! Il panorama a 360° bellissimo spazia dalla lontana pianura alle Alpi Retiche, comprendendo l’ampio arco delle Alpi Orobie! Tra le più evidenti il sottostante Monte Arete collegato al Valegino da una lunga cresta, a lato la cima del vicino, dirimpettaio Cadelle e via via tantissime cime orobiche. Splende il sole, ma l’aria è frizzante e a tratti spira un po’ di vento freddo. Ben ricoperto, consumato il pranzetto al sacco, mi attardo un po’ a fotografare e a godermi il panorama, cercando di riconoscere per nome il maggior numero di cime possibili. Il freddo venticello mi convince ben presto ad abbassarmi, per cui scendo con attenzione seguendo il percorso di salita in cresta e, appena giunto alla selletta tra Arete e Valegino, prendo sulla dx un’ evidente traccia di ripida, ma non difficile, discesa nel vallone tra Arete e Valegino. Raggiungo su sentiero la bella Baita Pianadei (2097 m) dove sosto per fotografie con vista in Valegino. Mi abbasso poi, seguendo prima tracce poi sentiero, alla Baita del Buco (1936 m), mentre scuri nuvoloni in cielo a tratti nascondono il sole che sparge comunque i suoi raggi fin dove può. Seguendo tracce di sentiero mi abbasso infine , passando tra larici colorati d’autunno, alla Baita Cassiopea (1792 m), ristrutturata a modo di recente. Infine ora su sentiero ben tracciato scendo alla Baita Nuova (1759 m) dove chiudo il bell’anello percorso in senso antiorario tra Arete e Valegino . Infine dalla Baita Nuova, rifacendo in senso inverso il percorso fatto il mattino, sceso a Baita Piazzoli(1680 m) , attraversato il bosco di conifere e latifloglie, raggiungo la località Forno e il punto di partenza all’inizio della strada agrosilvopastorale sulla strada per San Simone poco sopra l’abitato di Cambrembo. |
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