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PERCORSO EE (salita e discesa dal Valegino, il restante percorso E) = circa 6 ore = dislivello 942 m Località Forno (1473 m ) a Cambrembo di Valleve > Baita Piazzoli (1680 m) > Baita Nuova (1759 m) > Baita quota 1792 m > Baita del Buco (1936 m) > Baita Pianadei (2095 m) > Monte Valegino (2415 m) > Monte Arete (2227 m) > Baita Nuova > Baita Piazzoli > Località Forno Domenica 15 novembre 2015, approfittando della discreta giornata, decido la mattina di risalire sui Monti Arete e Valegino. In solitaria, di buon mattino raggiungo Cambremdo di Valleve e , oltrepassata la chiesetta, parcheggiata l’auto all’inizio della strada sterrata agrosilvopastorale, raggiungo località Forno (1473 m). Qui, conoscendo bene il percorso, prendo il sentiero sulla destra (non il 112 sulla sinistra ! ), attraverso sulla destra il ruscello su un ponticello in ferro e cemento e salgo il primo tratto di ripida sterrata fino a raggiungere una baita da poco costruita. Proseguo quindi per il sentiero-mulattiera, inoltrandomi e salendo nella pineta, passando accanto e lungo il corso di un ruscello. In meno di un’oretta, superata Baita Piazzoli (1680 m) , sono alla bella panoramicissima Baita Nuova (1759 m) da dove, in falsopiano, raggiungo in 10’ , seguendo il sentiero 201, la Baita a quota 1792 m. Qui seguo la labile traccia per il pratone sopra la baita dritto in direzione del Valegino che vedo davanti a me. Seguendo le labili tracce di sentiero salgo per il pascolo cosparso di larici colorati d’autunno fino a scorgere in alto e raggiungere la Baita del Buco (1936 m). Dopo breve sosta proseguo ora su traccia di sentiero più visibile prendendo quota e attraversando distese di pascolo con recinti di pietre per il pascolo delle mandrie. Proseguo quindi a destra risalendo alla Baita Pianadei ( 2095 m) e da lì, seguo il sentiero ora visibile fino a lasciarlo per risalire a vista alla selletta di cresta tra Arete e Valegino, dove mi compare finalmente un sentierino. Il panorama ora mi si apre non solo verso il vallone di salita tra Arete e Valegino e verso la conca di San Simone, ma anche verso la sottostante conca di Foppolo. Seguendo fedelmente la traccia a tratti ripida e salendo di dosso in dosso , di balza in balza, percorrendo la lunga cresta che prende man mano quota, raggiungo finalmente la cima del MONTE VALEGINO (2415 m) dove purtroppo non ritrovo la bella piccola croce incontrata le volte precedenti in cui ero salito. Il panorama a 360° bellissimo spazia dalla lontana pianura alle Alpi Retiche, comprendendo l’ampio arco delle Alpi Orobie! Tra le più evidenti il sottostante Monte Arete collegato al Valegino da una lunga cresta, a lato la cima del vicino, dirimpettaio Cadelle e via via tantissime cime orobiche. Consumato il pranzetto al sacco, mi attardo un po’ a fotografare e a godermi il panorama, cercando di riconoscere per nome il maggior numero di cime possibili ! Verso le 15 scendo con attenzione seguendo il percorso di salita in cresta e, giunto alla selletta tra Arete e Valegino, risalgo la cresta, raggiungendo la cima del MONTE ARETE (2227 m). Intanto l’ora si fa tarda e avanza il tramonto che posso ammirare e godere mentre da cima Arete scendo per cresta cespugliosa e per pratoni alla Baita Nuova, alla successiva Baita Piazzoli e, infine alla località Forno, da dove raggiungo la macchina. |
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