PIZZO ARERA (2512 m.)

CARTINA PERCORSO 1

Mario ed io, martedì 5 giugno 2012, bella giornata, saliti di buon’ora con l’auto al parcheggio Alpe Arera, raggiunto ben presto il Rif. Capanna 2000, poco sopra prendiamo il via sul sentiero 244 per il Periplo dell’Arera che percorriamo in senso orario.
Il primo tratto fino alla conca del Mandrone corrisponde al Sentiero ‘alto’ dei fiori.
Quindi saliamo al Passo di Gabbia (2050 m.) , da dove scendiamo nella conca del Mandrone, attraversando il vasto ghiaione, lasciando ad un certo punto il Sentiero alto dei fiori per risalire a destra il nostro sentiero 244 che ci porta al Passo di Corna Piana (2130 m.).
La giornata è splendida, la visibilità ottima, per cui gli scatti fotografici si susseguono a raffica ad ogni piè sospinto. Dal Passo di Corna Piana scendiamo verso la Valcanale in uno splendido scenario, nuovo per entrambi noi due, con i contrafforti dolomitici rocciosi del versante nord dell’Arera, che qui mostra la sua natura di possente massiccio orobico che continua in lontananza con la Cima di Valmora e il maestoso Fop. Dopo breve sosta pausa pranzo e relax, ripreso il percorso, il sentiero ad un certo punto diviene poco visibile e ci affidiamo ai rari bolli rossi, che ricerchiamo e ritroviamo non sempre facilmente.
In un passaggio impieghiamo almeno una ventina di minuti per ritrovare i bolli rossi,che noi ricercavamo proseguendo in avanti e salendo in alto, mentre, a nostra insaputa, bisognava ricercarli scendendo decisamente in basso.
Ritrovato lo smarrito sentiero 244, scendiamo di quota per un bel po’, aggirando un poderoso costolone della montagna, per poi risalire decisamente in forte salita e ritornare in quota. Attraversiamo, sempre sotto le possenti pareti dolomitiche dell’Arera, alcuni piccoli nevai, per poi salire decisamente verso la Forcella di Valmora (1996 m.), superando tratti attrezzati, prima un erto canalino roccioso e poi un altro passaggio su roccette. Dalla Forcella di Valmora proseguiamo per rientrare al Rif. Capanna 2000, seguendo, sempre con attenzione, il sentiero in saliscendi con alcuni tratti attrezzati con funi metalliche.
Scendiamo quindi al parcheggio Alpe Arera, contenti di essere riusciti a fare il completo Periplo dell’Arera, che sapevamo fosse di non facile percorrenza, ma che non pensavamo fosse così bello !!!