Siamo in 5 (Pierangelo, Cinzia e loro amico…, Erica con la lupacchiotta Dory, Piero).
Pierangelo, Cinzia ed amico partono prima per salire in Corna Piana, prima di affrontare l’ Arera, Erica ed io, partiti dalle Baite di Mezzeno, saliamo al Passo Branchino (1815 m.) sul sentiero 219, ci spostiamo sul sentiero 218, che seguiamo fino al Passo di Corna Piana (2130 m.), passando prima dalla Bocchetta di Corna Piana (2078 m.) .
La nebbia settembrina ci nasconde il sole per un bel po’, ma poi, man mano saliamo nel vallone del Mandrone d’Arera, il sole si fa strada fino a dissolvere in quota le nebbie mattutine.
Al Passo di Corna Piana vediamo Pierangelo, Cinzia ed amico salire prima sull’anticima e poi sulla cima di Corna Piana (2302 m.).
Mentre noi ci avviamo sul sentiero ‘Variante alpinistica’ per il Pizzo Arera, i tre amici ci raggiungono e proseguiamo insieme.
Dopo un buon tratto di sentiero ripido con fondo ciotoloso, ci portiamo in quota superando salti rocciosi e un traverso in piano su ghiaione, giungendo alla base di un impervio roccioso stretto canalino, un tempo attrezzato con catene, di cui oggi restano soltanto i chiodi-ganci cui erano applicate.
Per superare il canalino dobbiamo usare le mani affidandoci agli appigli rocciosi e ai pochi chiodi rimasti.
Superato il canalino e una successiva cengia un po’ esposta, il sentiero sale molto ripido, con qualche roccetta e anche attraversando ghiaioni che scendono a precipizio verso la Valcanale…occorre sempre molta attenzione nei tratti più esposti in quanto gli sfasciumi minuti rendono il fondo del sentiero abbastanza infido.
Dopo circa meno di due ore dalla Bocchetta di Corna Piana siamo in vetta al Pizzo Arera (2512 m.), mentre Dory, trattenuta da Erica prima del canalino, considerata l’ovvia difficoltà di salita per la lupacchiotta, ci raggiunge con nostra grande sorpresa ! Da sola è riuscita a salire, seguendo il nostro percorso, superando anche l’erto difficile canalino.
Bello il panorama a 360° , ma le nubi coprono le cime dei monti e la vista è un po’ limitata.
Dopo il pranzetto al sacco in vetta e un momento di relax, scendiamo percorrendo a ritroso, sempre con molta prudenza fino al Passo di Corna Piana, il percorso di salita, ritornando al punto di partenza delle Baite di Mezzeno.