Pizzo Arera …salito da me normalmente dalla cresta sud, una volta dall’impegnativa EE variante alpinistica della cresta nord, provenendo dal Passo di Corna Piana, tre volte dalla cresta est in solitaria e con amici e percorso con periplo due volte.
In questa escursione per la quarta volta faccio l’anello del Pizzo Arera in compagnia di Prisca, già salita in Arera anche dalla cresta est e di Martina, che sale in Arera per la prima volta..
Parcheggiata l’auto all’Alpe Arera (1600 m), tiket di 4€ per la salita, raggiungiamo il Rif. Capanna 2000 (1975 m, 0.45 ore) , seguendo il sentiero 221.
Dopo breve sosta, poco sopra imbocchiamo a destra il sentiero 244 ‘Periplo Arera’ poco sotto il punto in cui parte anche la via normale di salita al pizzo per la cresta sud, che utilizzeremo al ritorno.
Il cielo è sereno, la visibilità buona, la temperatura gradevole.
Il sentiero si snoda per buon tratto tra magri pascoli in falsopiano, a mezza costa sul versante sudorientale dell’Arera fino ai punti attrezzati con funi metalliche e a un impegnativo ma non difficile passaggio su roccette fino ad arrivare ad una crocetta metallica posta sul culmine di una roccia sporgente.
Proseguiamo sul 244 fino alla Forcola di Valmora (1994 m), dove purtroppo non troviamo segnalazione del sentiero di salita dalla cresta est, che più in alto le volte precedenti avevo trovato, salendo per scorciatoie per pratoni.
Quindi procediamo a vista, salendo a sinistra della Forcola, per i ripidi pratoni della dorsale est dell’Arera, fino ad incontrare ad intervalli labili tracce del sentierino, che ‘conquistiamo’ più in alto dopo non poca fatica nella ricerca.
Saliamo ora sul sentierino visibile con sporadici e sbiaditi bolli rossi e azzurri del M.A.G.A.
Seguendo con attenzione i radi bolli in prossimità del filo di cresta guadagniamo man mano varie selle rocciose.
Dopo aver attraversato su fondo ghiaioso e sdrucciolevole che richiede attenzione i macereti e i ghiaioni che scendono dall’anticima d’Arera con un lungo traverso raggiungiamo la sella tra l’anticima e la cima est della montagna (2350 m circa).
Con un ultimo sforzo tra facili roccette, prestando molta attenzione ed evitando il tratto di sentiero esposto a nord sugli scoscesi rocciosi dirupi, raggiungiamo la parte sommitale dell’Arera cima est e dopo un breve tratto in falsopiano la vetta con la croce del Pizzo Arera (2512 m).
Purtroppo il cielo si è rannuvolato e non ci permette di godere appieno dei bellissimi panorami a 360° verso Prealpi- Alpi Orobie e verso le Alpi Retiche.
Comunque ci attardiamo in vetta sia per le numerose foto che per il pranzetto al sacco, non senza festeggiare con un bicchierino del buon genepi di Prisca..
Poi scendiamo dalla classica via normale.
Dopo la faticosa salita dalla cresta est appare meno impegnativa la discesa dalla via normale che si snoda su un sentiero molto battuto, anche se nella prima parte si incontrano passaggi sdrucciolevoli e un breve tratto ben attrezzato con funi e pioli.
Al Rif. Capanna 2000 sostiamo per un saluto ai rifugisti ed un bicchierino alla salute del Pizzo Arera-cresta est, che Martina ha salito per la prima volta, Prisca per la seconda ed io per la quarta.