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PERCORSO = EE (Escursionisti esperti con ramponi e picca) per la salita da Capanna 2000 a Cima Arera = 5 ore complessive circa
Parcheggio Alpe Arera (1600 m.) > Rifugio Capanna 2000 > Pizzo Arera (2512 m.) e ritorno sul medesimo percorso Siamo in quattro , Prisca e Renato che salgono in Arera per la prima volta, Ubaldo con la bravissima cagnolina Stela, già salito in Arera, ed io, che salgo per la settima volta, la seconda con neve. Lasciata l’auto al parcheggio d’Alpe Arera (1600 m.), raggiungiamo senza , praticamente, pestare neve, il Rifugio Capanna 2000 , dove sostiamo un momento in compagnia di due amici escursionisti. La giornata è bella e le previsioni assicurano cielo sereno anche per il pomeriggio, l’aria è frizzante con vento di favonio in calo. Ci avviamo, tra distese di crocus primaverili in fiore, oltre il rifugio, sul sentiero di salita normale dalla cresta sud, lunga e ripida. Fino all’anticima proseguiamo sul sentiero sgombro in gran parte dalla neve. Dall’anticima proseguiamo in traverso su fondo innevato fino a raggiungere l’attacco del canalino attrezzato, dove osserviamo scrupolosamente la traccia che attraversa il canalone, risale il ripido canalino con ancora molta neve che copre la scaletta metallica e la catena del tratto attrezzato e prosegue su roccette per concludersi sul crestone finale innevato. Calzati i ramponi, ci abbassiamo al canalone innevato che attraversiamo in traverso per poi risalire a sinistra il ripido canalino, incontrando un po’ di difficoltà nel passaggio d’uscita dalla neve alle roccette. Togliamo i ramponi per salire le roccette impegnative , seguendo un piccolo bollo rosso, visibile a tratti, che segna la traccia di salita invernale in Arera. Rimettiamo i ramponi per superare l’ultimo ripido tratto innevato fino a raggiungere la croce di vetta del Pizzo Arera (2512 m). Il vento da nord è cessato e ci permette di sostare per un bel po’ a goderci lo spettacolare panorama di vetta, complice il cielo terso e l’ottima visibilità e di consumare un buon pranzetto al sacco con un bicchiere di vino alla salute . La discesa, rifacendo a ritrso il percorso di salita, si rivela più impegnativa della salita perché la neve si è rammollita ed è divenuta scivolosa, per cui scendiamo con molta attenzione specie nel ripido canalino. Facile e divertente la discesa dall’anticima al Rif. Capanna 2000, che facciamo ‘scivolando’ sulla neve, stando a debita distanza dalla linea di cornice, godendoci il panorama spettacolare sulla conca di Oltre il Colle e sulle cime del M.A.G.A. (Menna-Arera-Grem-Alben). Brindiamo con un ottimo bicchierino di Genepì , offerto e preparato da Prisca, alla nostra primaverile con neve in Arera, la prima volta per Prisca e Renato. Dopo breve sosta a visitare la Cattedrale Vegetale del Pizzo Arera, rientriamo a casa. Grazie di cuore a Renato per l’aiuto a superare in sicurezza i punti difficili della salita in Arera |
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