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La mia prima volta in Cima Cornetti (1650m -1550m la croce) ad anello da Cornalba nel contesto dei sentieri partigiani 'Martiri della libertà' di Cornalba’ già percorsi in precedenza (Sentiero della Cornabusa e Sentiero Panoramico 503) in una festa di fioriture primaverili il 24 marzo 2022. La storia A Cornalba , sul finire del 1944, quasi al temine della seconda guerra mondiale, si svolsero offensive nazifasciste in azione di rastrellamento delle formazioni partigiane. Il sentiero partigiano della Cornabusa, che sale ripido da Cornalba alla Baita Cascinetto, il 25 novembre 1044 e nei giorni seguenti, fu sanguinoso teatro dell’eccidio di dieci partigiani dalla brigata ‘Giustizia e Libertà – XXIV Maggio’ , colpiti a morte dalle mitragliatrici di reparti nazifascisti piazzate in un prato e sul campanile della chiesa, mentre tentavano la fuga risalendo i sentieri verso il Monte Alben. A questi si aggiunsero altri cinque partigiani, uccisi a Serina in un successivo rastrellamento. PERCORSO ad anello:
Difficoltà: E , ma con attenzione per ripida salita il sentiero della Cornabusa, segnalato “Non ufficiale e con transito a rischio e pericolo a carico utenti” Accesso per chi viene da lontano: Autostrada A4 Milano-Venezia, uscita Dalmine, seguire per la Val Serina, Zogno e San Pellegrino Terme. Prima di arrivare a San Pellegrino, ad Ambria di Zogno, seguire a dx per la provinciale di Val Serina, raggiungere Serina dove si devia a dx per Cornalba fino a raggiungere il paese. Giovedì 24 marzo 2022, bella giornata di sole primaverile, in solitaria salgo per la prima volta in Cima Cornetti, la prima cima in Alben salendo da Cornalba, ad anello, percorrendo in salita il Sentiero Partigiano della Cornabusa e in discesa il Sentiero PartigianoPanoramico 503. Partito da casa mia a Zogno, percorro la strada provinciale di Val Brembana fino ad Ambria dove devio a dx sulla strada provinciale di Val Serina fino ad Algua, dove, all’altezza del laghetto, deviando a dx, salgo ad Ascensione-Costa Serina per poi passare a Cornalba, che lungo il percorso posso ben osservare, posta alle pendici dell’Alben sotto l’imponente Corna Bianca e la Cima Cornetti. A Cornalba (973 m) , lasciata l’auto al parcheggio accanto alla chiesa, al centro del paese, imbocco la stradetta agrosilvopastorale e dei sentieri in Alben, e seguo le indicazioni per la famosa falesia di Corna Bianca. Quindi, al primo cartello, prendo a sx seguendo l’indicazione per la falesia Corna Bianca ‘Palestra Free Climbing’, passando di fianco al Parco degli Alpini, salgo per breve tratto stradetta asfaltata con vista in Corna Bianca, che presto lascio per immettermi sul sentiero a dx con indicazione ‘Alben’ , sul quale proseguo e al cartello in legno ‘Sentiero Partigiano’ continuo a sx (mentre a dx si sale alla base della falesia Corna Bianca). Sono ora sul Sentiero partigiano della Cornabusa, segnalato “Non ufficiale e con transito a rischio e pericolo a carico utenti”, percorso gìà tre volte, impegnativo per ripida salita e passaggi che richiedono attenzione. Lungo tutto il percorso posso godermi lo spettacolo di bellissime fioriture primaverili. Il sentiero man mano salgo acquista pendenza e, nei tratti ripidi, la salita è facilitata da gradini di pietre e tronchetti di faggio, sistemati a modo. Al culmine di un ripido tratto roccioso, incontro la croce metallica in memoria del partigiano Callisto Sguazzi ‘Peter’, da dove posso osservare la sottostante Cornalba con il piazzale e il campanile della chiesa da dove i nazifascisti avevano piazzato le mitragliatrici per colpire a morte i partigiani in fuga sul sentiero della Cornabusa soprastante. Poco sopra, deviando dal sentiero brevemente a dx , sono alla Grotta della Cornabusa, suggestiva grotta naturale dedicata alla Madonna di Lourdes . Il sentiero ridiviene poi ripido, facilitato, in questo tratto, da gradini realizzati con tronchetti di faggio ben disposti. Poco oltre, dopo faticosa salita, il Sentiero della Cornabusa termina con la scritta ‘Sentiero difficile non ufficiale’ . Mi immetto quindi sul Sentiero Panoramico 503 salendo un ripido valloncello con ai lati una fitta ed alta abetaia. Al termine del valloncello raggiungo, in quota sui 1450 m circa, la bella zona della Foppalonga, che si estende su pianori e radure circondati da bellissime fitte abetatie. Osservo sul versante della montagna di fronte Baita Cascinetto (1435 m) , che non raggiungo essendoci già stato una volta precedente. (Luogo nel quale, come recita la lapide posta a memoria : “Il 1° dic. 1944 durante un feroce rastrellamento fascista rimasero uccisi quattro partigiani, il diciassettenne Mario Ghirlandetti di Calvenzano e i russi Angelo, Carlo e Michele della Brigata XXIV Maggio di Giustizia e Libertà” ). Facendo attenzione al ghiaccio presente in alcuni tratti sul sentiero percorro buon tratto del sent. 502 fino alla deviazione segnalata sulla dx per Cima Cornetti. In meno di mezz’ora raggiungo la croce di Cima Cornetti (1550 m). Seguendo il sentiero salgo prima sulla quasi-cima (1605 m) e poi, poco sotto, passo per una baita ben organizzata (1580 m circa) per abbassarmi ancora su sentierino lievemente esposto fino a raggiungere su una radura panoramica la grande croce posta a ricordo dei fratelli Cornetti , partigiani di Cornalba vittime dei rastrellamenti nazifascisti. Dalla croce bellissima vista panoramica sulla Val Serina e, a picco, sulla sottostante Cornalba. Mi attardo, baciato dal sole nel tepore primaverile, ad ammirare il panorama e a godermi anche un buon pranzetto al sacco. Risalito poi alla baita e alla Cima Cornetti, mi abbasso al sentiero 502 in Foppalunga fino a discendere dal canalino salito prima fino a raggiungere il bivio-incrocio col sentiero della Cornabusa, salito la mattina, dove però imbocco per la discesa a sx il Sentiero Panoramico 503 , che percorro integralmente fino alla Santella del ‘Pret Zambel’ regalandomi lo spettacolo di primule ed ellebori in piena fioritura da dove rientro al parcheggio punto di partenza. Bella escursione la mia prima volta in Cima Cornetti, carica di panorami,di storia, di fiori ! |
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