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In ALBEN grande anello con Cima Alben (2019 m) e Cima Croce (1975 m) da Cornalba-7nov12 PERCORSO ad anello:
Difficoltà:
Per buona parte E ( impegnativa la salita del Sentiero partigiano della Cornbusa)
per EE invece ultimo tratto di salita dal Rif. Monte Alben a Cima Alben, tutto il tratto da Cima Alben al Passo ‘La Forca’ e primo tratto di discesa da Cima Croce alle Baite d’Alben
Accesso per chi viene da lontano: Autostrada A4 Milano-Venezia, uscita Dalmine, seguire per la Val Serina, Zogno e San Pellegrino Terme. Prima di arrivare a San Pellegrino, ad Ambria di Zogno, seguire a dx per la provinciale di Val Serina, raggiungere Serina dove si devia a dx per Cornalba fino a raggiungere il paese. Lunedì 7 novembre 2022 gennaio 2019, bella giornata novembrina con temperatura fresca, in compagnia di mio figlio Raffaele che compie questo percorso per la prima volta, mentre io compio per la prima volta solo alcuni tratti , partiti da casa nostra a Zogno, percorriamo la strada provinciale di Val Brembana fino ad Ambria dove deviamo a dx sulla strada provinciale di Val Serina fino ad Algua, dove, all’altezza del laghetto, deviando a dx, saliamo ad Ascensione-Costa Serina per poi raggiungere Cornalba, che lungo il percorso possiamo ben osservare posta alle pendici dell’Alben sotto l’imponente Corna Bianca. A Cornalba (973 m) , lasciata l’auto al parcheggio accanto alla chiesa, al centro del paese, imbocchiamo la stradetta agrosilvopastorale e dei sentieri in Alben, e seguiamo le indicazioni per la famosa falesia di Corna Bianca. Quindi, al primo cartello, prendiamo a sx seguendo l’indicazione per la falesia Corna Bianca ‘Palestra Free Climbing’, passando di fianco al Parco degli Alpini, saliamo per breve tratto stradetta asfaltata con vista in Corna Bianca, che presto lasciamo per immetterci sul sentiero a dx con indicazione ‘Alben’ , sul quale proseguiamo e al cartello in legno ‘Sentiero Partigiano’ continuiamo a sx (mentre a dx si sale alla base della falesia Corna Bianca). Siamo ora sul Sentiero partigiano della Cornabusa. Il sentiero ben tracciato e ben curato, man mano si sale acquista pendenza e, nei tratti ripidi, la salita è facilitata da gradini di pietre op di legno, sistemate a modo. Al culmine di un ripido tratto roccioso, incontriamo la croce metallica in memoria del partigiano Callisto Sguazzi ‘Peter’, da dove si può osservare la sottostante chiesa parrocchiale col campanile della chiesa da dove i nazifascisti avevano piazzato le mitragliatrici per colpire a morte i partigiani in fuga sul sentiero della Cornabusa soprastante. Poco sopra, deviando dal sentiero brevemente a dx , siamo alla Grotta della Cornabusa, suggestiva grotta naturale dedicata alla Madonna di Lourdes . Il sentiero ridiviene ripido, facilitato, in questo tratto, da gradini realizzati con tronchetti di faggio ben disposti. Poco oltre, dopo faticosa salita, il Sentiero della Cornabusa termina con la scritta ‘Sentiero difficile non ufficiale’ . Ci immettiamo quindi sul Sentiero Panoramico 503 salendo un ripido valloncello con ai lati una fitta ed alta abetaia. Il sentiero ci porta a raggiungere, in quota sui 1400 m circa, la bella zona della Foppalonga, che si estende su pianori e radure circondati da bellissime fitte abetatie. Proseguiamo a dx e agganciando il sent. 502 proveniente da Serina, raggiungiamo prima la Cappella di San Rocco e poi la Baita Sura (1568 m) da dove , proseguendo sul sentiero di dx siamo alla Baita Piazzoli (1630 m) ora trasformata da luglio 2022 in Rifugio Monte Alben con 18 posti letto, gestito dall’Ass. La Cordillera...accanto alla bandiera italiana sventola accanto al rifugio quella boliviana. Proseguiamo a dx su sentierino non segnalato ma visibile che sale poi il lungo canalone del ripetitore in decisa e a tratti ripida salita fino a raggiungere in quota il sent. 530 proveniente dalla Val Vertova. Siamo in cresta e possiamo godere di splendidi panorami sia verso la Val Serina ad ovest che verso la Val Seriana ad est. Seguendo l’impegnativo sent. 530 che sale ripido seguendo la cresta sud dell’Alben con alcuni passaggi su rocce e roccette anche lievemente esposte, che richiedono l’uso delle mani , raggiungiamo Cima Alben .(2019 m). Ci godiamo lo splendido panorama a 360° insieme ad un buon pranzetto di vetta. Seguendo poi l’impegnativo sentiero 501 , segnalato per EE, in saliscendi e con passaggi che richiedono l’uso delle mani, siamo al Passo La Forca (1848 m) con la caratteristica Baita del Gioan ricavata nella roccia. Breve sosta per poi salire, ancora ‘scarpinando’ in Cima Croce (1975 m), da dove la vista spazia anche sulla sottostante conca di Oltre il Colle ed i suoi monti. Imbocchiamo poi a dx il sentiero non segnalato, ma ben bollato, che discendiamo in direzione sud per buon tratto fino a prendere ad un bivio a sx (est) il sent. segnalato in grandi caratteri rossi ‘Sapplì’ che discendiamo con attenzione fino a raggiungere i prati aperti delle Baite d’Alben. Percorso tratto del sent. 502, dalla Baita Siura (1568 m) ci abbassiamo a sx alla Baita Sota (1496 m) da dove agganciamo poco sotto il sent. 503 dei valloni. Intanto il sole si è abbassato all’orizzonte e possiamo anche ammirare il tramonto. Ma il sentiero 503 dei valloni è lungo e si fa buio , siamo obbligati nella parte finale ad accendere i frontalini. Raggiunta la stradetta agrosilvopastorale, e , poco dopo a dx, la Santella del ‘Pret Zambel’, proseguiamo e in breve siamo a Cornalba, al parcheggio dove concludiamo la nostra bella lunga escursione. Per la prima volta il grande anello delle cime d’Alben partendo da Cornalba. |
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