Up Pizzo dei Tre Signori (2554 m) dalla Val d'Inferno fiorita-24lu24 Slideshow

Un'escursione impegnativa, ma affascinante per la ricchezza di elementi naturalistici di cui è costellato il percorso, é quella che da Ornica (1000 m), oppure  dall’inizio della Val d’Inferno (1350 m)  ai  2554 metri di quota del Pizzo dei Tre Signori, seguendo la Val d'Inferno sul sent. 106.
Ovviamente l'escursione è pur sempre bella e meno impegnativa se, anziché raggiungere la vetta del Pizzo Tre Signori, ci si ferma alla Bocchetta della Val dì'Inferno (2306 m), oppure, a quota inferiore, ad una delle baite dell'Alpeggio..
PERCORSO: tutto sul sentiero CAI 106 in salita e discesa (primo tratto da Ornica (1000 m) fino all’ingresso all’Alpe Ferdy-inizio Val d’Inferno  (1350 m circa) in auto (con permesso giornaliero-10€- Comune di Ornica-Bar Ruffoni).
SALITA : Ornica,  Madonna del Frassino (1000 m circa) - Inizio Val d’Inferno  (1350 m) in auto >  La Casera- Agriturismo d’Alpe Ferdy (1415 m) > Baita Ciarelli (Ciarèi) 1610 m > Baita Predoni ( Predù) 1850 m) > Corna dei Vitelli (di Edei) -1912 m) > Bocchetta d’Inferno (2306 m) > Pizzo Tre Signori (2554 m)
DISCESA: seguendo passo passo il percorso di salita in senso inverso

Dislivello:  1245 m
Difficoltà: E in lunga, decisa, a tratti ripida salita – ( Alcuni passaggi EE dalla Bocchetta d’Inferno alla vetta del Pizzo Tre Signori)
Distanza: km 10 circa
Tempi: complessive 6 ore (3.30 ore la salita-2.30 ore la discesa)
Acqua presente fino alla media Val d’Inferno
Bellissimo ritorno per la sesta volta sul Pizzo Tre Signori da Ornica-Val d’Inferno.

Stavolta sono in compagnia di mio figlio Raffaele, che sale sul Tre Signori per la prima volta !
Giornata annunciata buona sul Pizzo Tre Signori da 3B meteo. E sarà così, anzi il sole battente per buona parte del percorso ci affaticherà sia la salita che la discesa.
Detto fatto, alle 8.30 siamo ad Ornica, da dove, acquistato al Bar Ristorante Ruffoni permesso giornaliero a pagamento-10€ , proseguiamo in auto sulla strada agro-silvo-pastorale fino al ‘piede’ dall’alpeggio della Val d’Inferno.
(Uno dei più estesi alpeggi dell'alta Valle Brembana con i suoi 280 ettari di superficie totale, di cui 150 adatti al pascolo e il resto cespugliati, incolti o improduttivi. Nella parte bassa dell'alpeggio era situata la Casera, locale adibito alla produzione e alla conservazione del formaggio).
Oggi la vecchia casera, ristrutturata nel rispetto dell'ambiente all'esterno ed all'interno, è adibita ad agriturismo d'Alpe (Ferdy).
L'alpeggio si estende dai 1400 agli oltre 2000 metri di quota e ha un potenziale di 85 paghe; è di proprietà del comune di Ornica che lo concede in affitto alla società degli allevatori del paese, tuttavia da qualche anno viene caricato da estranei.
L'alpeggio dispone di abbondanza di acqua per i numerosi ruscelli e per l'estensione e il notevole dislivello è suddiviso in una decina di stazioni dotate di baite, casere, stalle, penzane, diversi bàrech e calècc .
Le baite più caratteristiche si trovano alla quinta stazione (baita Gaos), alla sesta (baita Spondone), alla settima (baita Ciarelli) e all'ottava (baita Predoni, costituita da un unico locale ricavato sotto il tetto di un'enorme pietra e delimitato da muri in pietra a secco).
Il tratto che va dalla Casera all'estremità settentrionale dell'alpeggio richiede oltre un'ora di cammino e qui Incontriamo belle fioriture.
Dopo la baita Corna dei vitelli (1912 m), il sent. 106  incontra e si unifica per un breve tratto col sent. 101, il sentiero delle Orobie occidentali, che porta al Rifugio Grassi da un lato e al Rifugio Benigni dall'altro.
Ormai il paesaggio si fa spoglio, i pascoli cedono via via il passo a sterpaglie e macereti che in questo periodo  ci offrono lo spettacolo di  splendide fioriture.
Proseguendo  ammiriamo la caratteristica “Sfinge”, un enorme sperone roccioso che sembra riprodurre il volto enigmatico degli antichi monumenti egizi. Una presenza inquietante e severa, che domina la parte terminale della Val d'Inferno, prima dell'erta finale verso la Bocchetta d'Inferno (a quota 2306 metri ) e il Pizzo del Tre Signori 2554 m)  sulla cui vetta anticamente si incontravano i confini della Repubblica Veneta (Val Brembana), del Ducato di Milano (Valsassina) e dello Stato dei Grigioni (Valtellina).
Superata la Bocchetta d’Inferno prendiamo a sx il sentiero ben segnalato da ometti  e  radi  bolli bianco-rossi e risaliamo l’ampio  vallone per facili rocce e sfasciumi tenendoci a destra della cresta per brevi salti.
Calpestiamo neve molliccia in soli due brevi passaggi.
In ultimo, percorrendo un tratto della cresta nord con sentiero segnalato, raggiungiamo la vetta, superando senza difficoltà l’ultimo tratto impegnativo su placchetta rocciosa, attrezzato da pochi anni con fune.
Sostiamo molto brevemente accanto alla croce che vediamo ‘custodita’ da un piccolo stambecco !
Le nubi diffuse sulle cime circostanti  ci negano in buona parte lo spettacolo del panorama impagabile a 360° .
Sul percorso in salita e discesa ed in vetta incontriamo  alcuni escursionisti.
Scendiamo speditamente alla Bocchetta, dove sostiamo per un buon pranzetto al sacco proprio con in fronte il Pizzo Paradiso (2493 m)  che io ho salito più volte.
Intanto, mentre ci fanno compagnia alcuni piccoli di stambecco, ammiriamo i bei panorami delle montagne e della Val d’Inferno. Infine rientriamo al punto di partenza discendendo la lunga Val d’Inferno sotto il sole battente !
Bellissima escursione, ma faticosa per il caldo sofferto specie salendo e scendendo l’assolata Val d’Inferno, spoglia di alta vegetazione e quindi battuta dal sole.
Contento Raffaele di essere salito per la prima volta sul Pizzo dei Tre Signori ed io pure di averlo accompagnato.

 


01 Ornica
02 Oggi si sale al Pizzo dei Tre Signori dalla Val d'Inferno
03 Immagine tracciato GPS-Tre Signori da Val d'Inferno-sent.106-24lu24
04 Immagine tracciato GPS-Tre Signori da Val d'Inferno-sent.106-24lu24-2
05 All'inizio dei pascoli della Val d'Inferno
06 All'inizio dei pascoli della Val d'Inferno
07 Alla Casera -Agriturismo Alpe Ferdy (1415 m)
08 Seguiamo per tutta la salita-discesa il sent. 106
09 All'inizio di lunga faticosa salita...il sole picchia forte
10 Aruncus dioicus (Barba di capra)
11 Achillea millefolium (Achillea millefoglie)
12 E siamo alla Baita Ciarelli (1610 m)
13 E siamo alla Baita Ciarelli (1610 m)
14 E siamo alla Baita Ciarelli (1610 m)
15 E siamo alla Baita Ciarelli (1610 m)
16 Tephroseris longifolia (Senecione di Gaudin)
17 Trasporto a valle su cavallo dei formaggi  da Baita Predoni
18 Vista panoramica sull'alpe della Baita Ciarelli ed oltre
19 Lilium martagon (Giglio martagone)
20 Lilium martagon (Giglio martagone)
21 Tephroseris longifolia (Senecione di Gaudin)
22 Centaurea con ospite
23 Mucche del Ferdy al pascolo
24 Mucche del Ferdy al pascolo
25 Alla  Baita Predu-Predoni (1850 m) del grande Ferdy
26 Selfie col grande Ferdy alla Baita Predu-Predoni (1850 m)
27 I grandi roccioni della Baita Predoni
28 Tephroseris longifolia (Senecione di Gaudin)
29 Alla Corna di edei (dei vitelli) -1912 m
30 Dalla Corna dei vitelli (1912 m) ormai terminano i pascoli
31 Sguardo sui pascoli saliti della Val d'Inferno
32 Arnica montana
33 Doronicum grandiflorum (Doronico dei macereti)
34 Rhododendron ferrugineum (Rododendro rosso) con la Sfinge
35 Doronicum grandiflorum (Doronico dei macereti) con la Sfinge
36 Anemonastrum narcissiflorum (Anemone narcissino)
37 Doronicum grandiflorum (Doronico dei macereti) con vista sulla Bocchetta d'Inferno
38 Ultima strisciata di neve poco sotto la Bocchetta d'Inferno
39 Imponente la Sfinge veglia sulla Val d'Inferno
40 Raggiumgiamo  la Bocchetta d'Inferno (2306 m)
41 Dalla Bocchetta d'Inferno vista sul Lago d'Inferno
42 Evvia per il Pizzo dei Tre Signori
43 Evvia per il Pizzo dei Tre Signori
44 Evvia per il Pizzo dei Tre Signori
45 In compagnia degli stambecchi
46 In compagnia degli stambecchi
47 In compagnia degli stambecchi
48 Uno stambecco alla croce del Pizzo dei Tre Signori (2554 m)
49 In discesa dal Pizzo dei Tre Signori
50 Sguardo indietro al Pizzo dei Tre Signori
51 Vista panoramica verso il Pizzo Paradiso (prima cima a dx) salito alcune volte
52 Bello il mio amato Pizzo Paradiso (2493 m)
53 E con davanti il Pizzo Paradiso un buon pranzetto al sacco
54 Anche per gli stambecchi un buon pranzetto
55 e ci sta anche una grattatina...
56 ...ci fanno bella compagnia
57 ci guardiamo a vicenda
58 Rimirando la Val d'Inferno da sopra la Bocchetta d'Inferno
59 Rimirando la Val d'Inferno da sopra la Bocchetta d'Inferno
60 Belli questi panorami che vedo per la prima volta
61 Gran bel panorama verso il Pizzo Paradiso e sulla Val d'Inferno
62 Stambecco in posizione acrobatica sulle rocce
63 Ed ora scendiamo
64 Ci godiamo lo spettacolo della Sfinge
65 Ci godiamo lo spettacolo della Sfinge
66 Ci godiamo lo spettacolo della Sfinge
67 Ci godiamo lo spettacolo della Sfinge
68 Ci godiamo lo spettacolo della Sfinge
68 Scendiamo dai macereti rocciosi
70 E ci godiamo ancora splendide diffuse fioriture
71 Rientriamo nei grandi pascoli della Val d'Inferno...
72 Vista una sola Gentiana purpurea  (Genziana purpurea)
73 Ripassiamo dalla Corna dei vitelli dove sostiamo all'ombra e...al fresco
74 Ripassiamo dalla Baita Predoni e rientriamo sotto il sole battente

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