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Il Monte Zucco (1232 m) è una montagna delle Prealpi Orobiche, situata nella parte sud del Gruppo del Sornadello. Sorge sulla destra orografica del fiume Brembo in Val Brembana, nei comuni di San Pellegrino Terme e di Zogno (provincia di Bergamo). La montagna si erge maestosa, dominante da sud-ovest la cittadina di San Pellegrino Terme, mentre degrada a sud verso Zogno su versanti meno ripidi. La località Foppi, dove sorge il rifugio G.E.S.P., è una delle mete preferite dai Sanpellegrinesi, dagli Zognesi e dagli abitanti dei paesi vicini. Dai Foppi chi ha buone gambe può salire alla cima dello Zucco, dove sorge una croce di ferro, alta circa venti metri, realizzata con moltà abilità dai Soci del G.E.S.P. , utilizzando pezzi di traliccio elettrico.
Dedico, in compagnia di mio figlio Raffaele, la mattina della bella giornata con tepore primaverile del 31 marzo 2021, ad una breve, facile escursione sui monti sopra casa-Zogno, salendo al Monte Zucco (1232 m), percorrendo per la prima volta un sentiero variante che allunga lievemente il percorso di salita, ma ci regala la scoperta di un nuovo bel sentiero mai percorso passando dalla località di Sonzogno (1108 m). Raggiunto quindi da Zogno S. Antonio Abbandonato ( raggiungibile anche da Val Brembilla) su strada asfaltata di circa 8 km , lasciamo la macchina al parcheggio nei pressi della Chiesa.. Belli i panorami da S. Antonio Abbandonato sulle montagne circostanti, sulla bassa Valle Brembana e verso la Val Brembilla e sulla pianura, anche se oggi, nonostante il cielo sereno la visibilità è ridotta da lieve foschia per scarsità di ventilazione e quindi i bei panorami ci sono negati.. Un evidente cartello indica il sentiero 505 da imboccare sulla destra (1 h per il Rifugio Monte Zucco e 1.30 per il Monte Zucco; per noi che percorreremo un sentiero più lungo, prevediamo 10’ in più). Splende il sole e si gode di un buon tepore primaverile. Il sentiero ben segnato (bolli bianco-rossi e gialli) dopo breve tratto sui prati e, passata la contrada di Prisa Alta, entra nel bosco. Al primo evidente bivio, imboccato il sentiero che prosegue in lieve discesa (variante bassa del sent. 505), lo seguiamo nel bosco di prevalenti carpini neri e cosparso di fiori primaverili in piena fioritura, fino a raggiungere la cascina presso la quale nel prato accanto è posta una bella ‘santella’ dedicata alla Madonna di Caravaggio. Lasciamo il sentiero 505 per imboccare sulla destra un evidente sentiero che sappiamo ci porterà alla contrada di Sonzogno. Un bel sentiero che percorriamo per la prima volta e che ci regala un percorso vario nel bosco in saliscendi, ricco di fiori, soprattutto primule. In un quarto d’ora circa raggiungiamo la contrada di Sonzogno (1108 m) composta da poche case.cascine stalle in una bella radura prativa. Non scendiamo alle case, ma seguendo un sentierino in decisa salita ai bordi della proprietà recintata, saliamo e, toh che incontriamo ai margini del bosco tre bei cavalli, che, incuriositi, ci accolgono e si lasciano accarezzare. Abbassandoci leggermente agganciamo il sent. 505 proveniente da Zogno-Padronecco-Pernice-Sonzogno, lo seguiamo sul magro pascolo con macchie di ginepro fino ad entrare in una bella faggeta ricca di fioriture primaverili (bucanevi-ellebori, denti da cane,...) per giungere nei pressi del Rifugio Monte Zucco (GESP) in località Foppi (1150 m). Proseguiamo in direzione del Monte Zucco attraversando una radura prativa ‘fiorita’ con cascina per poi raggiungere in decisa salita la vetta del Monte Zucco (1232 m) dove sorge una croce di ferro di circa venti metri, progettata dall’arch.Alberto Fumagalli, realizzata con molta abilità dai Soci del G.E.S.P., utilizzando pezzi di traliccio elettrico. Accanto alla croce è stata costruita, sempre dai Soci del GESP, una cappella in cemento con vetri di Murano a ricordo dei Sacerdoti di S. Pellegrino, mons. Lorenzo Dossi e don Giuseppe Falconi. Il cielo sereno ma con lieve foschia ci consente di godere un discreto panorama di vetta sulla sottostante, a picco, S. Pellegrino Terme e verso S. Giovanni Bianco, la media Valle Brembana e verso le Orobie. Dopo un po’ di relax, discesi al Rifugio GESP ai Foppi sul sent. 506, rientrati sul 505 proseguiamo per S. Antonio Abbandonato (897 m) dove arriviamo a mezzogiorno preciso e possiamo godere del suono delle campane. |
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