Domenica 26 ottobre 2008
Ore 10.45 - Convegno: “Passo passo verso la D.O.P.”
Interverranno:
- Alvaro Ravasio, Presidente del Consorzio tutela Strachitunt Valtaleggio
- Battista Cerea, Consigliere della Pro Loco Valtaleggio
- Maurizio Ferrari, Giornalista di L’eco di Bergamo e assaggiatore - O.N.A.F.
- Beppe Stefanelli, Insegnante all’Istituto di Agraria di Bergamo
Seguirà una breve esposizione di “Valtaleggio 21”
Ore 12.00 - Ricca grigliata accompagnata con polenta e formaggi tipici
Dalle ore 15.00 - Intrattenimento musicale e balli
Ore 16.00 - Castagnata
per chi è interessato la S. Messa a Pizzino è alle ore 10.00
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STRACHITUNT VALTALEGGIO |
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Lo Strachitunt Valtaleggio è un formaggio di montagna erborinato a latte intero crudo di vacca, prodotto con l'antica tecnica delle due paste e sottoposto ad una stagionatura di almeno 60 giorni. La forma è cilindrica con facce piane dal diametro variabile tra i 25 ai 28 cm con uno scalzo diritto o leggermente convesso con altezza compresa tra 15 e 18 cm. Il peso di ogni singola forma è variabile tra i 4 e 6 kg.
Lo Strachitunt Valtaleggio presenta una crosta rugosa e sottile, di media consistenza, a volte fiorita, di colore giallognolo tendente al grigio con il prolungare della stagionatura. La pasta è compatta, marmorizzata, fondente nel sottocrosta con la presenza di striature cremose e venature verdi-bluastre accompagnate da fenomeni di proteolisi.
Il sapore è aromatico ed intenso, variabile da dolce a piccante e può assumere connotazioni più pronunciate con il trascorrere della stagionatura. La zona di produzione comprende i comuni di Taleggio, Vedeseta, Gerosa e Blello, situati in provincia di Bergamo a un'altitudine minima di 700 m. s.l.m. Il legame con il territorio è dato innanzitutto da diversi riferimenti bibliografici che testimoniano che in Val Taleggio l'allevamento di bovini da latte e l'attività casearia sono sempre stati fiorenti e già nel 1700 lo Stracchino della Val Taleggio divenne formaggio molto rinomato. Nonostante esistano documenti scritti, le testimonianze maggiori vengono date dai ricordi delle persone anziane, infatti dai racconti emerge come negli anni 1930-1940 in Val Taleggio quasi tutti si dedicassero all'allevamento e che durante la stagione estiva si trasferissero nelle malghe ad alta quota.
I ragazzi giovani imparavano il mestiere di casaro dai fratelli maggiori o dai padri e così è stata tramandata una tradizione di padre in figlio fino ai nostri giorni.
II nome Strachitunt deriva dal fatto che le vacche venivano munte al ritorno dai pascoli quando erano stanche e dalla tipica forma rotonda, cioè in dialetto bergamasco rispettivamente "stracche" e "tunt".
Nel dicembre 1934 allevatori e produttori residenti nei comuni di Taleggio e Vedeseta istituirono il "Consorzio Produttori Stracchini di Taleggio", con lo scopo di migliorare, difendere e soprattutto valorizzare la produzione della valle. Il Consorzio di Tutela dello Strachitunt ha lavorato negli ultimi anni al fine di presentare la domanda di richiesta per l'ottenimento della DOP.
E sull'iter della Dop, ora al vaglio del Pirellone, Ravasio ha aggiunto: «Ci spetta, perché lo Strachitunt è un prodotto di assoluta qualità. Una volta avuto l'ok dalla Regione e poi dal ministero, dal prossimo anno potremo iniziare a utilizzare la Dop in Italia, passo importante per difendere le peculiarità e la genuinità della nostra produzione». |
Una giornata importante a sostegno dell'ottenimento della D.O.P. per lo
Strachitunt Valtaleggio (Area di produzione i Comuni di Taleggio, Vedeseta,
Gerosa e Blello) la cui domanda è ora al vaglio del Pirellone.
Appuntamento all'Ecomuseo Val Taleggio per le prossime
iniziative che trovate sul sito rinnovato www.ecomuseovaltaleggio.it
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TALEGGIO, 26 ottobre 08 - Strachitunt e acqua Sanpellegrino: prove tecniche d'intesa tra le due grandi eccellenze della Valle Brembana per catturare il turismo d'élite che arriverà nei prossimi anni con l'operazione di rilancio di San Pellegrino Terme. Il progetto, ancora in fase d'incubazione, è stato annunciato ieri al convegno, svoltosi a Pizzino di Taleggio, nell'affollatissima quarta sagra dedicata al formaggio tipico della Valle Taleggio.
L'idea è in questa fase allo studio del Consorzio, capitanato da Alvaro Ravasio: occorrerà capire se arriveranno segnali incoraggianti anche dalla società multinazionale dell'acqua minerale ,leader incontrastata sulle tavole di mezzo pianeta. Ad annunciare i contatti già avviati sono stati il presidente del Consorzio di tutela dello Strachitunt Alvaro Ravasio, che ha anche illustrato i passi, lenti, ma ormai definiti, dell'iter compiuto verso la Denominazione d'Origine protetta, e Maurizio Ferrari, giornalista de L'Eco di Bergamo e membro dell'Onaf (Organizzazione nazionale assaggiatori di formaggi). «Occorre sfruttare l'onda lunga di San Pellegrino e legare il nome dello Strachitunt Valtaleggio all'acqua più conosciuta del mondo: sono le due eccellenze assolute brembane nell'agroalimentare e una loro alleanza può diventare strategica per entrambe - ha spiegato Ferrari -. Questo formaggio è una straordinaria sintesi della fatica e dell'ingegno dei grandi personaggi che lo hanno rilanciato. Tre nomi su tutti: Guglielmo Locatelli, Giulio Signorelli e Alvaro Ravasio. Tutta la Valle merita la Dop, ma, una volta ottenuta, bisognerà lavorare duramente per divulgare la sua conoscenza oltre i confini lombardi e italiani».
Tornando all'idea del connubio tra i due prodotti vip, «riuscire ad abbinare lo Strachitunt con la celebre acqua minerale - ha aggiunto Ravasio - sarebbe un'operazione azzeccata e di altissimo profilo per la promozione, del prodotto e della valle». E sull'iter della Dop, ora al vaglio del Pirellone, Ravasio ha aggiunto: «Ci spetta, perché lo Strachitunt è un prodotto di assoluta qualità. Una volta avuto l'ok dalla Regione e poi dal ministero, dal prossimo anno potremo iniziare a utilizzare la Dop in Italia, passo importante per difendere le peculiarità e la genuinità
della nostra produzione».
Al convegno erano presenti anche il sindaco di Taleggio Alberto Mazzoleni, di Vedeseta Marianna Pezzoli, di Gerosa Patrizio Codazzi, i consiglieri regionali Giosuè Frosio e Pietro Macconi, Battista Cerea della Pro loco Valtaleggio e Beppe Stefanelli, insegnante all'Agraria di Bergamo che ha esortato le giovani generazioni «a non seguire le mode dei prodotti globalizzati, valorizzando i prodotti tipici, genuina espressione di un territorio, come lo strachitunt». Cerea ha invece ricordato l'importanza di «salvaguardare gli alpeggi dove nasce questo grande formaggio».
Alla sagra hanno preso parte un migliaio di persone, con i volontari impegnati a distribuire per due ore polenta, carne, salami, torte e il ricercatissimo Strachitunt, che nelle stesse ore era anche protagonista nei padiglioni del Salone del Gusto promosso da Slow Food a Torino.
Silvia Salvi |
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Convegno: “Passo passo verso la D.O.P.” |
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I volontari che hanno animato la Sagra |
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Il sagrato della chiesa di Pizzino pacificamente 'invaso' dai numerosissimi intevenuti |
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Canti in allegria con Cate e Sergio
(Avvia il video...click sulla freccina) |
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Spazzacamin |
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IMMAGINI SAGRA 2007 |
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Lo staff della Sagra |
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Assaggi del formaggio |
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Donne e salamelle |
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La Val Taleggio comprende due comuni: Taleggio
(con le frazioni di Sottochiesa, Olda, Pizzino e Peghera) e Vedeseta. |
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