La casa dsettecentesca del Colle dei Gatti, su ben quattro piani,
è la costruzione in pietra più alta della provincia
di Bergamo; pietra a vista, perfettamente squadrata e lo si
nota soprattutto negli spigoli, che salgono architettonicamente
perfetti.
I fienili dei piani superiori portano,
su ogni arcata, una magnifica incisione: 1760-1765-1769.
L'apparato murario non ha intonacatura grazie alla perfetta
omogeneità delle pietre reperite nelle vicine cave.
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Splendido portale nella casa
settecentesca al Colle dei Gatti
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'Lobbia' nella casa settecentesca
del Colle dei Gatti
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All'interno dell'abitazione, in una stanza al pian terreno un
enorme camino funge ancora da arredo; scale in legno, lavandini
in pietra scavati, lussuosi portali, scale a chiocciola in pietra
battuta ed il forno per la cottura del pane sono le testrimonianze
ancora visibili del passato.
Sulla parete frontale del caseggiato si ammira un affresco di
buon valore artistico raffigurante la Madonna col Bambino, S.
Antonio, S. Rocco e la Colomba.
Il selciato, antistante la casa, offre un intreccio di belle
forme geometriche.
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Scala a chiocciola a doppia
rampa nella casa settecentesca
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Il complesso della casa settecentesca
al Colle dei Gatti
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Altre contrade di Malentrata:
-Zuccone
(Zucù) , minuscola casa tra il Colle dei Gatti
e Castignola, sull'ultima asperità del territorio di
Malentrata. In posizione soleggiata, domina la Valle Brembilla.
-Muracchetto (Murachèt), bella casa
contadina, posta tra la fortezza di Malentrata e il Colle dei
Gatti, ai piedi di una parete di rocce che le fa da riparo.
Costruita in due epoche diverse, inizio '600 e inizio '700 (
sopra una porta si legge un'incisione molto curata con scritto
' G. 1731 P.').
Stalla a sìlter al piano terra, scala interna in pietra,
loggiati in legno e tetto in coppi.
Questa contrada ha dato i natali ai Pesenti (Murachècc),
abili posatori e artisti scalpellini della pietra, cui si deve
la costruzione della rustica chiesa di Malentrata.
-Fienile di Malentrata, casa contadina posta
su un piccolo pianoro tra la fortezza di Malentrata e e la chiesetta.
Costruzione semplice: stalla a sìlter al piano terra,
sopra il fienile, attigua alla stalla la cucina con caminone,
lastroni di pietra sul pavimento.
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Portale settecentesco al Colle
dei Gatti
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Porta-finestra con arcata del
1698 a Malentrata
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-Sottosiepe (Sotasìsa), minuscola
contrada tra il Lisco e Malentrata, non ancora raggiunta dalla
strada carrozzabile. Costruita in sviluppo laterale, sostenuta
da un massiccio terrazzamento a causa dela ripidità
del terreno. Lo spiazzo anitistante le abitazioni è
stato ottenuto grazie alla costruzione di un muro di sostegno
che, oltre ad avere una funzione portante, contiene interrata
una cisterna; gli abitanti del luogo sopperivano alla scarsità
d'acqua convogliando gli scolatoi dei tetti al centro del
risol, dove l'acqua entrava nella cisterna. Ai piedi del muro
sottosatnte era posto un rubinetto, da cui usciva l'acqua
della cisterna.
-Lisco
(Lèsch), situata
su un'altura nel'omonima valle, casa contadina dell'800, raggiunta
da una strada privata negli anni '80, è stata ben ristrutturata.
Una vasta piana che si estende sul retro della casa era il
primo punto di scarico del legname trasportato per mezzo di
un filo. Lisco era anche punto di passaggio per il carbone
che dalla contrada di Catremerio veniva trasportato fino a
Magnavacche.
-Nasso
(Nàs), rustica
casa, nascosta all'interno di una conca, raggiungibile attraverso
un sentiero, che parte dal ponte sulla valle del Lisco. Il
sottobosco è ricco di felci e ciclamini, d'estate,
di agrifogli, ginepri edere e nassi d'inverno. Giunti alla
casa, si incontra un casello (il casel), dove un tempo gli
abitanti conservavano e trasformavano il latte; ora viene
conservata legna e foglia. Adiacente al casello si trova la
stalla, poi due abitazioni unite, un'altra stalla e infine
un altro 'casel'. La disposizione dei fabbricati è
stata fatta in modo che le abitazioni siano collocate nella
parte centrale, ben protette e riscaldate dalle stalle ai
lati. Le fondamenta sono praticamente inesistenti, perché
le case sono costruite su speroni di roccia emergenti che,
in alcuni punti, fungono anche da muro esterno.
Ora
la contrada è disabitata, ma le stalle sono ancora
ben tenute e, nei mesi estivi, alcuni cavalli al pascolo ripuliscono
i prati circostanti.
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L'antica rustica casa contadina
di Nasso di Malentrata
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Fiori, colori a Ca' Zanardi
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-Casellone (Caselù) è composta
da due nuclei abitativi posti parallellamente e uniti da muri
alti circa tre metri, aperti entrambi sui lati da due grandi
portoni di legno.La contrada prende presumibilmente nome da
un antico capiente casello, ben alimentato da una fresca sorgente
la cui acqua circola in due garndi vasche; il caselo è
utilizzato tuttora, nel periodo estivo, per la conservazione
di latte burro e vivande. Casellone è stata forse l'unica
contrada in valle a sperimentare con successo un sistema di
irrigazione su larga scala: l'acqua, proveniente dalla sorgente
del Fontanì, veniva convogliata attraverso un lungo
canale verso i terreni, passando per un condotto in un grande
scavo attraverso il bosco e giungeva ai prati della contrada,
dove una serie di chiuse deviava l'acqua a seconda delle necessità.
-Ravagna
(Raàgna), piccola contrada situata sulle prime
rampe della strada che dal fondovalle porta a S.Antonio. Diede
i natali alla famiglia possidente dei Pesenti (Ràagna),
che ebbe grande influenza a Brembilla e Cadelfoglia dalla
seconda metà del '600. Nelle relazioni della visita
pastorale del Vescovo S. Gregorio Barbarigo del 1659 sono
citati Antonio e Pietro Pesenti di Ravagna, quali Priore e
Sottopriore della dottrina cristiana.
-Magnavacche (Maiàch), un tempo contrada
contadina sul fondovalle, oggi di difficile riconoscimento
e ricostruzione, perché nel corso degli ultimi secoli
è stata radicalmente trasformata, soprattutto a causa
degli insediamenti industriali.
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ALTRE
IMMAGINI
Dalie in fiore a Ca' Zanardi
con il Cerro sullo sfondo
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Fiori e colori aCa' Zanardi
con il Corno sullo sfondo
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