Il Grand Hotel (l'esterno) |
|
Stemma di San Pellegrino nella colonna (opera del Cavallazzi) del Ponte Principe Umberto |
Progetto (Squadrelli-Mazzocchi)del Grand Hotel in una riproduzione del periodo |
Nel 1902, la Società anonima dei grandi alberghi di San Pellegrino invita lo Squadrelli a progettare “in stile moderno” il Grand Hotel in collaborazione con l'ingegner Luigi Mazzocchi, esperto e aggiornato tecnologo responsabile della realizzazione dello stabilimento termale.
I due elaborano una soluzione relativamente semplice per un edificio monumentale che si ispira ai grandi alberghi costruiti a fine Ottocento nelle più importanti località d'Europa e che cita, nei blocchi laterali sporgenti, “gli schemi degli antichi castelli francesi” (R. Bossaglia). Sulle linee-guida della simmetria e della razionalità si innestano la varietà dei nuovi materiali impiegati e la ricchezza in decori dei diversi elementi, in rapporto al gusto Liberty ormai diffuso anche in Italia, a conferire leggerezza all'insieme. |
|
Il Grand Hotel e il Casinò di fronte, collegati dal Ponte Principe Umberto
|
IL Grand Hotel sorge sulla sponda sinistra del fiume Brembo dalla parte opposta del Casinò Municipale. Inaugurato nell'estate del 1904, il Grand Hotel rapprresenta, per dimensioni e monumentalità, l'evidenza di maggior spicco nel panoramica architettonico di San Pellegrino Terme. |
|
Panoramica ad ampio raggio sul Grand Hotel dal Viale |
|
Questo colosso di sette piani, con l'imponente facciata in stile Liberty, coronato da grandi calotte lignee a dìrigibile, inabitabili, già a quei tempi, era provvisto di ascensori, luce elettrica, acqua potabile e telefono in tutte le 250 stanze, i cui arredi risultavano così sfarzosi da destare stupore e meraviglia anche tra gli aristocratici clienti. |
|
Il Grand Hotel dal piazzale del Casinò |
Il Ponte Umberto collega Grand Hotel e Casinò |
Il Grand Hotel è collegato alla Fonte e al Casinò da un ponte, un tempo in legno, sostituito poi, nel 1924, dall'attuale Ponte Principe Umberto (costruito su progetto dell'ingegner Michele Astori). |
|
Vista da nord |
Vista dal sud ovest |
Le finestre a una, due e tre luci, il tetto, carenato ai lati e a cupola, nella parte sovrastante il blocco centrale (la cui forma aveva funzione più di esibizione della classe sociale alla quale l'edificio era destinato che di praticità), le lesene, con decorazioni in cemento di putti, telamoni e cariatidi, in ferro e ad affresco con motivi floreali, si susseguono e si alternano nell'ampia facciata, testimoniando da un lato il ricordo della tradizione accademica, dall'altro il suo rinnovamento. |
|
Il Grand Hotel ripreso dalla Vetta |
|
La facciata centrale |
Grand Hotel invernale |
Le sculture liberty |
Cariatidi e telamoni
|
Finestre liberty |
Mascherone e putti |
Balaustre in ferro battuto sui terrazzi |
Altorilievi di putti |