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Questa domenica ho deciso di approfondire la conoscenza della zona del gruppo del Ponteranica, avendola visitata in un paio di occasioni solamente di sfuggita. Sono deciso a fare un giro ad anello, concatenando alcuni monti di media difficoltà, scendendo in Valtellina per poi tornare dal versante bergamasco. Mi aiuto prendendo spunto da due itinerari descritti nel libro (consigliato!) di Alessio Pezzotta sui 2000 bergamaschi.
Il sentiero iniziale si snoda leggero sul filo di cresta (per lo più facile) fino alla dolce sommità del monte Verrobbio. Da qui c'è una buona visuale sulla meta successiva: il Colombarolo. Visibili dall'alto sono anche i resti delle trincee della Grande Guerra al passo di Verrobbio.
Mi concedo una breve sosta al laghetto omonimo per poi risalire un costone roccioso costellato da piccoli laghetti naturali fino alla vetta del Colombarolo. Il tempo, fino a qui bello, si fa d'improvviso nuvoloso, non permettendomi di godere nemmeno della vista sui sottostanti laghi di Ponteranica. Il versante valtellinese è invece più libero. Con attenzione, continuo in cresta tra fresco e nebbia fino al Ponteranica orientale e un po' oltre. Inutile procedere fino alla vetta centrale, meglio scendere al vicino lago di Pescegallo che col suo blu intenso risalta al sole. Inizia quindi una rapida e divertente discesa tra neve prima e sassi e arbusti in veste pre-autunnale poi. L'alta valle Bomina (credo) si presenta molto colorata e ricca di acqua e pini che si ergono solitari nell'azzurro cielo. Ricarico le pile con una breve sosta al lago. Mi incammino quindi alla volta del passo di Salmurano tra erbe rossicce, pietraie e neve. Giunto nuovamente in cresta e salutato definitivamente il sole, mi dirigo verso la severa costa del Valletto, che vinco, però, con meno difficoltà del previsto. Non è il panorama (nebbioso) che mi ha spinto a salire fino a qui, ma semplicemente la voglia di concludere l'itinerario programmato. Scendo quindi per il pendio erboso deciso a tornare all'auto nel minor tempo possibile. C'è ancora il tempo per un incontro con un camoscio fischiante e per una breve sosta nel pianoro delle Acque Nere prima che i 200 metri di salita finale mettano a dura prova le mie gambe già provate dal discreto giro effettuato. |
Immagini totali: 24 | Ultimo aggiornamento: 2008.09.30 22:18:51 | Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto |